L’Archivio di Stato è salvo. Una vicenda che si è conclusa in tempi brevi e che permette di tirare un sospiro di sollievo sulle sorti della struttura, dopo l’allarme lanciato la settimana scorsa dalle sigle sindacali che avevano chiesto l’interessamento del presidente della Provincia di Frosinone.
In seguito al colloquio, lo scorso 15 ottobre, con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, (Carlo Campagna di Uilpa, Giovanni Palazzo della Cisl Fp e Vittorio Simeone di Fp Cgil Fr/Lt), che avevano sottoposto al presidente la delicata questione dell’Archivio di Stato a causa della carenza di organico e il serio rischio chiusura, Pompeo ha scritto al ministro Franceschini, chiedendo il suo diretto interessamento per evitare la scomparsa di quello che, ad oggi, è l’unico ufficio statale culturale della provincia, di raccordo tra l’Archivio di Stato di Roma e quello di Napoli. Una perdita enorme per l’intero territorio e l’interruzione di un servizio importante per l’utenza – come ha tenuto a sottolineare Pompeo nella lettera – Si pensi ad esempio alla visura catastale legata alla ricerca per l’idoneità dei fabbricati, indispensabile per la fruizione del contributo del 110% di cui moltissimi cittadini intendono usufruire.
La risposta del Ministero della Cultura non si è fatta attendere: il direttore generale del Mic, la dottoressa Anna Maria Buzzi, non solo ha accolto la richiesta di interessamento, evidenziata dal presidente, ma ha assicurato l’imminente assunzione, a tempo indeterminato, di personale per Archivi di Stato e Soprintendenze (270 tra funzionari e archivisti), specificando anche che per quello di Frosinone è in corso di espletamento la selezione di un’unità che prenderà servizio a stretto giro. Un’ottima notizia che dirada le nubi sul futuro dell’Archivio di Stato di Frosinone.
Antonio Pompeo ha dichiarato: “Ringrazio sentitamente il ministro Franceschini e l’intera struttura del Mic per il solerte interessamento e la fattiva collaborazione – ha commentato il presidente Pompeo – relativamente a una questione che aveva generato apprensione sul territorio, soprattutto in considerazione del vasto patrimonio documentale contenuto dell’Archivio di Stato e, ora in particolare, di quello inerente alle visure catastali per l’idoneità dei fabbricati, indispensabile per la fruizione del contributo del 110% introdotto a luglio 2020 dal Decreto Rilancio e di cui moltissimi cittadini intendono usufruire. Una collaborazione, quella con il ministro Franceschini, e una stima che si rinnovano, dopo l’importante notizia dell’assegnazione del finanziamento per il recupero e la valorizzazione del Teatro Romano di Ferentino”.