Riccardo Mastrangeli non ha altre possibilità praticabili, se non andare avanti con la maggioranza di centrodestra che lo ha sostenuto ed eletto in campagna elettorale, continuando ad appoggiarlo anche dopo. Lo scossone del ritiro delle deleghe ai consiglieri Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega) non ha avuto altri sviluppi perché per il sindaco di Frosinone gli spazi sono stretti.
LA COALIZIONE HA PIANTATO I PALETTI
Più di qualcuno ha provato a immaginare (oltre non si è andati, perche non c’erano nè i motivi nè l’utilità) una mozione di sfiducia nei confronti del presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri. Magari per un attimo anche lo stesso Mastrangeli ci ha pensato dopo che Tagliaferri non ha firmato il documento a suo favore. Ma oltre a rendersi conto che l’obiettivo era impossibile da raggiungere hanno ragionato sul fatto che il Presidente del Consiglio è un perno di questa amministrazione. In dialogo continuo con gran parte dei consiglieri. La Lista Ottaviani poi ha fatto scattare un sistema di protezione assoluto. Lo stesso Ottaviani lo ha ripetuto in maniera inequivocabile in ogni occasione. Allo stesso modo la pensa l’assessore al bilancio Adriano Piacentini.
Il sindaco, anche se volesse, non può discostarsi da un programma in diverse parti “ereditato”. La Lista Ottaviani ha cinque consiglieri, la Lega uno (più il “dissidente” Giovanni Bortone). La Lista per Frosinone tre e Frosinone Capoluogo uno: entrambe le civiche hanno sostenuto il Carroccio nelle principali competizioni elettorali. Significa che intorno all’ex sindaco si muovono (a volte in maniera decisamente scomposta) almeno 10 consiglieri, più svariati assessori. Una situazione che obbliga Mastrangeli a scelte anche discutibili. Ma è il prezzo da pagare ad un passaggio di consegne non certo indolore.
Basti pensare alla ciclabile di via Marittima: uno sfregio in piena regala al comparto commerciale della zona bassa della città frutto di una pessima intuizione della giunta Ottaviani.
Nei giorni più complicati della crisi politica il sindaco ha provato ad aprire ad alcune forze di opposizioni. Ha incontrato i vertici della Lista Marini (Andrea Turriziani e Francesco Trina), ha sondato il terreno con il gruppo del Pd nella speranza di uno strappo nei confronti del partito, ha continuato a guardare al Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli. Ma il vicesindaco Antonio Scaccia e l’assessore Fabio Tagliaferri hanno immediatamente alzato dei muri invalicabili. Concetto semplice: “O noi o loro”. Specialmente nei confronti del Polo Civico. Anche questa è risultata essere una strada strettissima.
Sempre dalla maggioranza c’è chi ha provato in tutti i modi a far saltare l’accordo con Mauro Vicano e di conseguenza… l’assessore Alessandra Sardellitti. In questo caso è stato Mastrangeli ad imporsi, ricordando come quell’intesa sia stata raggiunta durante il ballottaggio al termine di un confronto tra lo stesso sindaco, Nicola Ottaviani e Mauro Vicano. Non si tocca niente.
Rimane aperta la questione con i consiglieri Anselmo Pizzutelli, Giovanni Bortone e Maria Antonietta Mirabella. Non sarà semplice ricomporre la frattura, ma ci si può provare. Due sono della lista civica del sindaco: Pizzutelli e Mirabella. L’altro (Bortone) è della Lega. Possono cioè intervenire direttamente Riccardo Mastrangeli e Nicola Ottaviani. Se proprio ci si dovesse rendere conto che è impossibile ripristinare la situazione originaria, comunque la maggioranza avrebbe 19 consiglieri sui quali contare. Altri spazi non ci sono e non ci saranno. Bisogna farsene una ragione.
LE URNE DI PALAZZO JACOBUCCI E I RIFLESSI SUL CAPOLUOGO
Il nome forte è Francesca Chiappini (Lista per Frosinone), la “regina delle preferenze” alle comunali. Concorrerà nella Lega e Nicola Ottaviani non può non appoggiarla considerando l’asse di ferro con Antonio Scaccia. La volta scorsa l’ex sindaco aveva blindato Andrea Amata. Stavolta non potrà farlo e con il sistema dei voti ponderati è semplice verificare quali sono state le strategie definitive. Ad un seggio alla Provincia ambisce Pasquale Cirillo, il nome del quale circola anche per un assessorato al Comune, nell’ambito di una staffetta con Maria Rosaria Rotondi. La lista Frosinone Capoluogo si è schierata con la Lega alle politiche. Cirillo si aspetta una risposta sia da Mastrangeli che da Ottaviani. Chissà poi se una candidatura alle provinciali di Anselmo Pizzutelli potrebbe servire a ricucire la situazione all’interno della maggioranza comunale. Si tratta di una possibilità. In ogni caso, nonostante gli spazi stretti per manovre all’interno della coalizione, Riccardo Mastrangeli ha comunque una prateria per concludere (bene) la consiliatura.
Si tratta di fare alcune scelte senza perdere di vista i confini del centrodestra. Senza rimanere prigioniero, però, dell’ottavianismo: quel modo miope di vedere le cose (spesso in maniera anacronistica) senza accettare le critiche e il confronto costruttivo con i consiglieri e con la città.