Violenta rissa in un locale del sorano nel mese di agosto. Scatta il daspo Willy per quattro giovanissimi, tre minorenni. Il Questore della provincia di Frosinone ha decretato il provvedimento amministrativo del Divieto di Accesso per due anni ai pubblici esercizi o ai locali di pubblico trattenimento nel territorio di Sora, nei confronti dei quattro di nazionalità straniera e ospiti di strutture del territorio dedicate all’accoglienza dei minori non accompagnati.
Dalle informazioni acquisite grazie alla dettagliata segnalazione fatta ai Carabinieri di Sora, e dalla scrupolosa istruttoria svolta successivamente dalla Polizia Anticrimine, è emerso che i quattro avevano preso parte ad una violenta rissa, scaturita per futili motivi, all’esterno di un locale. In particolare l’unico maggiorenne del gruppo, veniva ripreso dalle telecamere del sistema di videosorveglianza cittadina mentre raccoglieva da terra una bottiglia di vetro per sferrarla contro un giovane di nazionalità guineana, che poi è stato aggredito con calci e pugni anche dai tre minorenni. Il grave episodio di violenza, per le modalità della condotta tenuta dai quattro, denota la spiccata propensione di questi alla violenza e la necessità di procedere, nei loro confronti, con l’emissione di un provvedimento inibitorio tale da fungere da deterrente alla reiterazione delle condotte che mettono in pericolo la tranquillità pubblica.
Il decreto si inserisce all’interno di una più ampia azione di prevenzione e contrasto all’illegalità che la Polizia di Stato ha inteso attuare nel territorio della provincia negli ultimi mesi, secondo l’indirizzo che è stato impresso dal Questore Domenico Condello, anche grazie alle recenti novità introdotte a seguito dell’entrata in vigore del “Decreto Caivano”, col quale si vuole garantire una sempre maggiore sicurezza alla cittadinanza, contrastando ogni forma di illegalità.
I decreti emessi dal Questore vanno a colpire quei soggetti ritenuti pericolosi, il cui diritto a frequentare le attività commerciali può legittimamente subire limitazioni nel bilanciamento degli interessi, ove entri in conflitto con il bene primario della sicurezza della collettività, fortemente turbata da tali episodi di violenza.