Il progetto per efficientare la produzione energetica nel termovalorizzatore di San Vittore del Lazio vale ad Acea il prestigioso premio Emas. Presso l’impianto di smaltimento rifiuti anche un progetto di ‘biometraggio’ con l’utilizzo di 150mila api capaci di ‘fiutare’ la presenza di polveri utrafini nell’aria (PM10 e PM2.5).
Per il secondo anno consecutivo, Acea ha vinto il premio Emas (Eco-Management and Audit Scheme) nella categoria “Progetti che prevedono l’adozione di energia da fonti rinnovabili nell’ottica dell’autonomia energetica”.
Il progetto premiato è quello relativo al miglioramento della prestazione energetica del termovalorizzatore di San Vittore del Lazio.
Il riconoscimento ritirato, nel corso della manifestazione Ecomondo a cui Acea sta partecipando, dal Ceo di ACEA Ambiente – la società del Gruppo che, con 1,7 milioni di tonnellate di rifiuti gestiti ogni anno, è uno dei maggiori player nazionali di questo settore – Giovanni Rosti.
Il premio consegnato ad Acea è promosso dal Comitato per l’Ecolabel, l’Ecoaudit e l’ISPRA e – spiegano i promotori – “rappresenta un importante attestato per le imprese virtuose in possesso di una registrazione Emas, alle quali viene riconosciuto l’impegno profuso nel campo della gestione ambientale volontaria”. Lo scorso anno, invece, Acea aveva vinto il premio per le migliori iniziative di economia circolare.
Sa Acea spa, spiegano: “Nell’edizione di quest’anno, inoltre, il Gruppo Acea presenta, all’interno del suo spazio espositivo di circa 200 metri quadrati, la piattaforma digitale TOUR ACEA 2023 per visite interattive e virtuali in 3D agli impianti di Acea Ambiente. Creata in collaborazione con Ancitel Energia e Ambiente, questa piattaforma rappresenta un’alternativa ai tour in presenza e offre la possibilità di comprendere i processi che trasformano i rifiuti in risorse. “ACEA Nose” invece è una nuova centralina per il controllo e il monitoraggio della qualità dell’aria. Sviluppata da Acea Elabori, è costituita da rilevatori chimici quali-quantitativi delle emissioni ed è già stata usata in quattro campagne di monitoraggio. Insieme agli esperti di Apicoltura urbana di “Urbees” e all’Università Cattolica del Sacro Cuore, è stato realizzato poi anche un progetto di biomonitoraggio, presso il termovalorizzatore di San Vittore, attraverso l’utilizzo di 150mila api. Molto sensibili al rilevamento delle polveri ultrafini e dei PM10, PM2.5, queste sentinelle dell’ambiente hanno dimostrato che nelle polveri raccolte non c’è alcuna traccia di emissioni dell’impianto. “Urbees” è stato esteso al polo impiantistico di Orvieto dove si sta realizzando un giardino naturalistico per il reinsediamento di alcune specie animali”.
Denominatore comune di questi progetti e di queste iniziative, un modello di sviluppo che ha l’obiettivo di contribuire alla transizione verso un ecosistema sostenibile, in cui lo sviluppo industriale si coniuga con il rispetto e la tutela dell’ambiente. Protezione del territorio, uso sostenibile delle risorse e infrastrutture eco-compatibili sono gli obiettivi della vocazione green del Gruppo, confermata sia dai progetti presentati dall’area Ambiente, sia dalle strategie adottate nel comparto energetico e idrico. In quest’ultimo settore, il Gruppo, con 9 milioni di abitanti serviti, distribuiti in 5 regioni, è il più grande operatore nazionale.