Ieri, non è stato un giorno fortunato per Rfi, la società del gruppo Ferrovie italiane, che gestisce la rete ferroviaria. Infatti, mentre Stefano Sberna, responsabile della circolazione per l’Area di Roma, veniva audito in Commissione regionale Trasporti sui disagi denunciati dai pendolari della linea Roma-Cassino, per spiegare come risulti “che ci sia stato un miglioramento in termini di puntualità, nel complesso, al netto di eventi specifici”, proprio in quel momento e su quella tratta i treni viaggiavano con ritardi fino a un’ora; altre corse venivano soppresse.
Una situazione reale che ha fatto da contraltare alle promesse di maggiori investimenti avanzate, sempre in Commissione da Andrea Telera, della direzione operativa di Rfi, il quale al presidente Cosmo Mitrano, agli altri commissari presenti e ai rappresentanti dei pendolari pure invitati per essere ascoltati, ha garantito che si sta cercando “di concentrare gli interventi sulla tratta per arrecare minori disagi.35 milioni è il totale degli interventi solo sulla Roma Cassino, ed altri per un importo quasi identico sono già programmati”, il tutto mentre sui binari citati, a causa di problemi riscontrati sulla linea ad alta velocità, i convogli dei pendolari finivano per subire i soliti problemi.
Fausto Del Rosso, della direzione regionale di Trenitalia, ha invece escluso che vi siano state soppressioni di treni, almeno per quanto riguarda il Lazio, precisando che, invece, le performances sono migliorate a suo avviso, anche se ci sono ancora ulteriori margini di miglioramento. Per il dirigente di Trenitalia “la percezione negativa dell’utenza può essere data dalla somma di eventi avversi, che in buona parte non sono controllabili”. Insomma: sfortuna, sfiga, cattiva sorte, scalogna, chiamatela come volete.
Massimo Miconi, del comitato pendolari Roma Cassino, ha denunciato al contrario una situazione di ritardi quotidiani sulla tratta. Un servizio che non funziona in generale, specialmente a livello di puntualità. Ma sono stati riscontrati anche altri guasti, come ad esempio quelli dei servizi igienici.
Al di là dei soliti generici impegni e delle immancabili promesse, un generale nulla di fatto sul piatto delle soluzioni dei problemi, ancora ritardi e corse cancellate su quello dei disservizi.