Il salone di rappresentanza della Provincia di Frosinone ha ospitato un convegno-dibattito sullo scottante tema della prevaricazione e della violenza sulle donne, promosso dall’associazione “Famiglia Futura”. Quando accadono fatti come quello che di recente ha visto protagonista, suo malgrado, Giulia Cecchettin, tutti cerchiamo con slancio soluzioni a una problematica che sembra di improba soluzione, vista la frequenza con la quale episodi di violenza rimbalzano al centro delle cronache.
La strada è lunga ed impervia, perchè ci sono da abbattere steccati invisibili eppur pulsanti nel tessuto sociale. Il dialogo, il confronto, l’educazione al rispetto sono il solo percorso individuabile, purchè non restino enunciazioni di principio. Accorati e di grande interesse i contributi. Il Sostituto Procuratore della Repubblica di Frosinone, dottoressa Rossella Ricca, ha evidenziato come il suo lavoro si svolga in un momento successivo a quello del delitto e ha auspicato una fase di prevenzione che contribuisca in modo determinante a limitare i suoi interventi. Ha pertanto invitato i tanti studenti presenti a rivolgerle domande e la partecipazione dei giovani è stata intensa e sostanziale. La dottoressa Ricca ha evidenziato altresì come sia non più differibile creare una cultura del dialogo, rompendo il muro di solitudine e di silenzi in cui oggi vivono tanti giovanissimi.
Il procuratore di Frosinone, dottor Antonio Rosario Luigi Guerriero ha posto l’accento su come non bastino norme stringenti, ma occorrano luoghi di aggregazione, per una società che sappia accettare sconfitta e confronto.
Significativi e interessanti anche gli interventi dell’avvocato Giulia Giacinti, che ha disegnato la corretta definizione di amore, e della dottoressa Marcella Ciapetti, che ha rilevato quanto sia importante il concetto di costruzione dell’autonomia.
Il professor Giuseppe Iglieri ha evidenziato come retaggi che si perdono nella notte dei tempi abbiano purtroppo una valenza anche al giorno d’oggi, rilevando peraltro come siano relativamente recenti l’equità salariale e l’abrogazione del delitto d’onore e del matrimonio riparatore.
La giovane attrice Grazia Gagliardi, che ha interpretato Adele nella serie TV che racconta l’orrendo delitto del Circeo, ha portato la propria testimonianza, ricordando la singolare e detestabile impostazione difensiva che gli avvocati degli imputati adottarono nella circostanza. L’avvocato Nadia Patrizi ha parlato della necessità di rompere il muro del silenzio che sovente si accompagna a certe situazioni, diventandone involontario scudo.
Andrea Citarelli ha illustrato, con delle slide, le modalità attraverso le quali esercitare una forma di prevenzione sulla sicurezza personale.
Moderatrice dell’interessante dibattito è stata Chiara Alessandrini, che ha introdotto i saluti dell’avvocato Manuela Maliziola, presidente dell’associazione che ha organizzato l’evento. Ultimi ad intervenire, ma non certo ultimi in ordine d’importanza, i ragazzi del Liceo Scientifico e Linguistico di Ceccano, del Liceo Classico e Scientifico di Ferentino, dell’Itas di Frosinone e dell’Ipsseoa e Iis di Ceccano. Sono loro infatti che dovranno formare una società del futuro scevra da questi ricorrenti e aberranti delitti. La cultura e la bellezza dovranno aiutare a liberarsi di un senso del possesso malato e di un amore che tale non è, perché amore non può mai essere sopraffazione e violenza.