Quelli che la Provincia… gli occhi della tigre dei veterani e l’entusiasmo dei debuttanti. Caccia grossa ai 12 seggi

Sarà una gara di supremazia (politica) tra specialisti.  Ogni partito guarderà innanzitutto al numero di consiglieri provinciali eletti. Questa volta non contano le coalizioni, ma i singoli. Soltanto dopo si andrà ad analizzare quali sono i nuovi rapporti di forza tra centrodestra e centrosinistra in termini di amministratori locali.

Al termine della fase della presentazione delle liste le cifre sono queste: 5 simboli, 47 candidati in tutto per 12 posti disponibili, Lega unica a completare la lista. I ranghi più ridotti sono quelli di Forza Italia che propone soltanto 7 nomi per la partita degli scranni di Palazzo Jacobucci. C’è comunque un centrodestra che schiera ai nastri di partenza tutti i simboli traino dell’alleanza. Si tratta di una circostanza che ha in ogni caso un significato di “buona salute”.

C’è poi un centrosinistra che riunisce Pd, Italia Viva, Azione, Demos e Possibile in un listone senza simboli di partito, che evidentemente non “tirano” come una volta. Immancabile Luigi Vacana, l’unico in solitaria, l’unico “civico”, che prova a mantenere comunque il suo posto al sole da specialista e veterano della competizione. Per l’ennesima volta promette scintille e risultati.

CHI PROVERA’ A RIMANERE

Cercheranno di restare nell’emiciclo di Palazzo Jacobucci tutti o quasi gli uscenti. Gianluca Quadrini (Forza Italia), Luigi Vacana (Provincia in Comune), Enrico Pittiglio, Antonella Di Pucchio, Alessandro Mosticone e Gino Ranaldi (La Provincia dei Cittadini), Andrea Amata e Giuseppe Alessandro Pizzuti (Lega), Alessandro Cardinali (Fratelli d’Italia), Rossana Carnevale (Forza Italia).

Ad essere realisti quella del 22 dicembre potrebbe trasformarsi in una lotta fratricida per gli altri pochi posti a disposizione.

Un discorso a parte per Luca Zaccari (Lega): non è uscente in senso tecnico perché al suo posto in questa consiliatura è subentrato Giuseppe Alessandro Pizzuti, ma nel dicembre 2021 fu lui ad essere eletto consigliere.

CHI PROVERA’ AD ENTRARE

Due chances, qualora Alessandro Cardinali centrasse come da pronostico la conferma, le potrebbe offrire Fratelli d’Italia che due anni fa portò in consiglio provinciale Daniele Maura (poi sostituito da Stefania Furtivo) e Riccardo Ambrosetti (al quale subentrò Rossana Carnevale). Senza le ricandidature di Furtivo e Carnevale spazio per il tentativo del sindaco di Ceccano Roberto Caligiore favorito rispetto agli agguerriti Andrea Velardo, Antonio Cardillo, Umberto Santoro e Sergio Crescenzi che lotteranno per l’eventuale terzo posto al sole.

GLI OUTSIDER

Nel listone di centrosinistra sgomitano e hanno numeri importanti Luigi Vittori e Adamo Pantano e potrebbero farcela ad entrare nel gruppone degli eletti. Mentre Luigi Vacana gioca con i resti e prova l’incredibile doppietta civica affidandosi alla capacità di coalizzare consensi a Frosinone di Armando Papetti. Punta al bis anche Forza Italia con Rossana Carnevale. Oltre al favoritissimo Gianluca Quadrini. Una chance anche per chi centrerà il terzo posto nella lista della Lega. Qui è derby Sora-Alatri tra Lino Caschera e l’uscente Giuseppe Alessandro Pizzuti. I favori del pronostico vanno infatti a Luca Zaccari e Andrea Amata.

COME FINIRA’

Gli esperti della competizione si muovono nell’ambito di un pronostico che non lascia molte variabili. Centrodestra con Fratelli d’Italia e Lega che provano ad ottenere 3 seggi e Forza Italia che punta al secondo. Su una disponibilità di 6/7 scranni disponibili.

Listone del Centrosinistra accreditato di 4 seggi sicuri e un quinto probabile. Vacana sicuro della riconferma, che da buon motivatore non si accontenta e cerca la sorpresona.

Alla fine probabile il pareggio 6-6 tra centrosinistra e centrodestra. Ma è possibile anche la vittoria di misura di una delle due coalizioni. Un risultato che sarà molto attenzionato dalle segreterie dei partiti in vista dei successivi appuntamenti elettorali. In una fase nella quale la percentuale dei votanti scende sistematicamente, sono gli amministratori locali la certezza e il traino di tutte le competizioni. Siccome a giugno si voterà per europee e amministrative, i partiti vorranno capire su quante truppe certe possono contare.