Il Consorzio industriale sarà commissariato, come Politica7 aveva anticipato ieri. La conferma è arrivata con l’approvazione del bilancio della Regione Lazio da parte della Giunta Rocca e con l’incontro nel quale questa mattina, a Cassino, Roberta Angelilli ha in pratica notificato a De Angelis la chiusura della sua esperienza al Consorzio Unico prevista per metà gennaio. Nel bilancio c’è una “voce” specifica nella quale “si dispone il commissariamento del Consorzio unico al fine di efficientare, razionalizzare e semplificare l’organizzazione e le funzioni dell’ente e rilanciarne così le attività”. “In particolare è stabilito – si legge – che il presidente della Regione, entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge, provveda a nominare un commissario straordinario, che può essere affiancato da un massimo di due sub-commissari – ai quali delegare parte delle sue attribuzioni – incaricato di predisporre gli atti necessari, tra cui le modifiche statutarie e l’adozione e la modifica dei regolamenti interni”. Francesco Rocca e Roberta Angelilli hanno intenzione di ridisegnare la mission e le competenze del Consorzio, facendone un punto di riferimento per le imprese del Lazio specialmente in termini di servizi. Un assetto a tre (un commissario e due sub-commissari) dà maggiori spazi di manovra per trovare equilibri funzionali e operativi. Oltre che territoriali. In questa fase il nome forte che gira per la successione a Francesco De Angelis resta quello di Massimo Tabacchiera, numero uno di Confapi Lazio vicinissimo all’assessore Roberta Angelilli. A Latina dovrebbe andare uno dei sub-commissari ed in pole c’è Salvatore Forte in quota Fazzone. Frosinone al momento è destinata a rimanere a bocca asciutta a meno che non sarà l’opposizione a indicare l’altro vice commissario. Anche se fonti bene informate riferiscono di un pressing Confindustriale per piazzare Gianfranco Battisti (l’ex ad di Ferrovie dello Stato) al posto di Tabacchiera.
LA RABBIA (SACROSANTA) DI ROCCA
Nel presentare il documento di bilancio Francesco Rocca si è soffermato molto sulla sanità (delega che trattiene ad interim), evidenziando l’aspetto delle verifiche che la Procura della Corte dei Conti sta effettuando sui bilanci delle Asl del Lazio. Con riferimento agli anni passati. Rocca non ha girato intorno al problema: “Abbiamo una spada di Damocle che pende fino a quando questa vicenda non verrà chiarita – ha detto – ma non voglio che tale tematica che la Procura sta seguendo abbia un effetto devastante sui cittadini”. Ha concluso: “Mi piacerebbe per il futuro che, con la stessa serietà con cui ho affrontato questa criticità, non ci siano speculazioni politiche. Auspico che venga il momento della responsabilità”. Francesco Rocca ne ha abbastanza delle critiche delle opposizioni di centrosinistra che hanno governato per dieci anni il Lazio e che adesso cercando di addossare a lui le responsabilità del disastro della sanità. Perché, come il Governatore ha voluto ribadire, “la Procura della Corte dei Conti sta seguendo la vicenda dei bilanci delle Asl e non ci saranno sconti per nessuno”. Pur dicendosi ottimista, Rocca ha dichiarato: “Non sono più disposto a pagare questo tentativo di qualcuno di manipolare ciò che è avvenuto in termini finanziari nel passato”. Non sarebbe il caso che le opposizioni di centrosinistra facessero autocritica su questa materia invece di lanciare accuse palesemente strumentali?
LA TIGNA DI MASTRANGELI
Nel corso della seduta consiliare dedicata alla risposta alle interrogazioni, il sindaco Riccardo Mastrangeli ha effettuato un’analisi politica ma anche sociologica della cultura diffusa di Frosinone. Dicendo che nel capoluogo la spinta alla conservazione è radicata e diffusa. Lo ha fatto parlando della futura pedonalizzazione di piazzale Kambo (dopo gli interventi di riqualificazione), ma anche con riferimento al percorso del Bus Rapid Transit, alle piste ciclabili e alla rivoluzione della mobilità sostenibile. Confrontandosi in maniera serrata con Anselmo Pizzutelli. Per Mastrangeli non ci saranno deroghe e aggiustamenti: i progetti verranno portati avanti così come concepiti, anche a costo di ulteriori rotture nella coalizione. Magari però un confronto chiarificatore nei quartieri andrebbe fatto. Sul fatto che a Frosinone nessuno vorrebbe cambiare nulla il sindaco ha ragioni da vendere ma ci sono iniziative partorite dall’ex sindaco Nicola Ottaviani (vedi le ciclabili allo Scalo) che hanno prodotto danni quasi irreparabile al tessuto economico e produttivo e che, in una visione sana e non dogmatica della realtà, andrebbero immediatamente corrette o rimosse.