Il sommo poeta, otto secoli dopo, riscoperto e reinterpretato nel ricordo di uno studioso insigne ed illuminato. Ad Alatri è stata ufficialmente indetta, per l’anno scolastico 2023/2024, la 1° edizione del concorso nazionale per le scuole denominato “DANTÈIDE – Premio Padre Luigi Pietrobono”, sull’opera di Dante Alighieri.
Dante e le sue allegorie, le gocce di un sapere filtrato dalla lente sensibile e spietata di quei tempi lontani, i giovani di oggi, senza riferimenti al film con Fabrizi e Totò, e tra questi due mondi solo all’apparenza paralleli, Luigi Pietrobono quale ideale tratto d’unione: un ponte fatto di studi letterari proficui e illuminati. Il concorso vuole farsi portatore di un incontro tra gli studenti e Dante che sia epressività, riflessione, creatività, come ha insegnato il Padre scolopio nato nella cittadina ernica.
Tra gli esegeti più fulgidi, Luigi Pietrobono seppe tracciare un quadro filosofico teologico che ben sorregge il pensiero dantesco e se ne fa fonte ispiratrice, “duca e maestro” quanto quel Virgilio che accompagna il poeta fiorentino nel viaggio prima di lui concesso soltanto a Pietro e ad Enea.
Nel ricordo di un così illustre concittadino il Comune di Alatri, la Pro Loco, il Liceo “Luigi Pietrobono” e il Patto di Comunità rete di scuole “Studiare in Alatri” hanno istituito un Premio letterario ed artistico di profilo nazionale. Il Premio, dal titolo “DANTÈIDE – Premio Padre Luigi Pietrobono” avrà cadenza annuale e ogni anno sarà dedicato a un tema individuato dalla Giuria all’interno della folta rubrica del moderno dantismo letterario. E’ anche e soprattutto un modo di restituire alla comunità alatrense quel rango culturale che attraverso il prestigioso Liceo Conti Gentili, oggi intitolato proprio a Luigi Pietrobono, le è appartenuto e potrebbe tornare ad appartenerle, se i fermenti culturali e aggregativi troveranno forma compiuta attraverso iniziative consimili. Come fuoco sotto le ceneri, il cuore della cultura alatrense batte e freme, voglioso di riappropriarsi del suo ruolo di prestigio. Scopriremo così quali tesori contenuti nei versi danteschi potranno brillare alla luce delle interpretazioni di un pensiero moderno, che a quelle fonti si abbevera, più o meno consapevolmente.