Ben 5,5 miliardi di spesa corrente e 3,8 miliardi di investimenti nel triennio: il Bilancio previsionale di Roma Capitale 2024-26 contiene una manovra da 12,7 miliardi che, “nonostante un finanziamento statale sottodimensionato dal punto di vista strutturale e gli effetti drammatici della sentenza Imu e del taglio della finanziaria” permettono all’amministrazione Capitolina, di “rafforzare gli interventi sui servizi e sulla cura della città grazie al recupero delle entrate, maggiori incassi ordinari e usando la leva fiscale su alcune tariffe”. Lo ha spiegato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri presentando il documento che sarà all’esame dell’Assemblea capitolina a oltranza fino a venerdì 22 dicembre. Ai 5,5 miliardi di spesa corrente, ha spiegato Gualtieri, “si sommano le risorse giubilari già stanziate di 50 milioni per il 2024 e 220 per il 2025. Per la spesa in conto capitale ci sono 2 miliardi. Le risorse statali per il Pnrr sono 212 milioni e quelle per il giubileo 364”. I 3,8 miliardi di investimenti, ha sottolineato, “serviranno, tra l’altro, per le metropolitane, il Ponte dei Congressi, e per i nuovi mezzi”.
CIFRE E RISORSE
Roma, rispetto ai servizi, spenderà 748 milioni per sociale e famiglie, 542 per le scuole, 69 per la cura del verde e la tutela ambientale, 10 per maggiori spese energetiche. “Ulteriori risorse – ha sottolineato il sindaco – nella parte corrente del bilancio andranno a Tpl, bagni pubblici, derattizzazione, manutenzione stradale. In questo saranno i Municipi con la loto visione granulare del territorio a dieci su cosa investire”. Alcuni servizi costeranno di più, anche se Gualtieri assicura di aver prestato grande alla dimensione sociale: “su trasporti e mense siamo stati attorno al 7% e non incidiamo su chi è sotto i 15 mila euro di Isee. Per le rette degli asili nido, quello che viene coperto in misura minore da Roma Capitale può essere coperto dalle risorse dello Stato, quindi da questo punto di vista, tranne che per pochi casi, non si determina un aumento tariffario”. Roma, nel frattempo, ha già fatto cassa recuperando 100 milioni di tariffa rifiuti in più rispetto al 2022 e il 7% in più di multe, e si attende altre entrate fresche dall’aumento della tassa di soggiorno e dai dehors che nel 2024 dovrebbero vedere aggiornate concessioni e tariffe, ferme da circa quarant’anni.