Il finale più probabile vede i due schieramenti dividersi la torta del Consiglio. Ma l’assegnazione dell’ultimo seggio potrebbe determinare la vittoria dell’uno o dell’altro. Molto più sentita la competizione interna destinata a disegnare i nuovi equilibri all’interno di Fratelli d’Italia, della Lega e del Pd.
Tutto pronto per il ritorno della “strana” elezione del consiglio provinciale. “Strana” perchè da quando è entrata in vigore la pessima legge Delrio il compito di eleggere un consiglio provinciale molto depotenziato, spesso autoreferenziale e quasi del tutto ininfluente sulle sorti del Presidente a votare sono soltanto gli addetti ai lavori. Sindaci e consiglieri di tutti i Comuni della Provincia di Frosinone. Al termine di questo mese di campagna elettorale, come al solito intrisa di promesse, illusioni di carriera e probabili cambi di casacca i giochi sembrano ormai fatti.
Chi uscirà domani sera tra i vincitori? E chi tra gli sconfitti? Difficile azzardare pronostici ma stando ai rumors la composizione del quadro dovrebbe registrare una sostanziale parità tra centrodestra e centrosinistra. Con il primo schieramento che ha qualche probabilità in più di chiudere in vantaggio la partita.
Partendo dalla coalizione “governativa” Fratelli d’Italia è nelle condizioni di capitalizzare il “consenso” vero delle urne anche in questa elezione molto anomala e di chiudere la partita in vantaggio sugli alleati della Lega. Il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore, l’ex consigliere provinciale Alessandro Cardinali e il vice-sindaco Andrea Velardo sono favoriti rispetto al resto della truppa che vede Sergio Crescenzi, Antonio Cardillo e Umberto Santoro lottare per il quarto posto. Che con il gioco dei resti potrebbe anche riservare loro lo scranno a Palazzo Jacobucci.
Nella Lega decisamente alte le quotazioni di Andrea Amata e Luca Zaccari anche se l’attivismo di Lino Caschera potrebbe consentire alla lista di Ottaviani e Abbruzzese di strappare il terzo seggio.
Un pò in ribasso rispetto alle scorse tornate le quotazioni di Gianluca Quadrini (Forza Italia) che risentirà parecchio di un bacino sul quale la presenza di Lega e Fratelli d’Italia questa volta si è sentita molto di più. Centrodestra che vede concretamente la possibilità di chiudere con sei seggi ma con la speranza di ottenere il settimo con l’imprevedibile meccanismo dei resti.
In ottica centrosinistra come ama ripetere lo specialista di questo tipo di elezioni Luigi Vacana l’unico che può dirsi sicuro del seggio è proprio il consigliere di Gallinaro che ancora una volta ha scientificamente costruito una lista in grado di portarlo comodamente a riprendersi la sua postazione nell’assise provinciale. Spetterà al superlistone Pd/Azione/Italia Viva tentare l’impresa di pareggiare i conti con il centrodestra conquistando 5 seggi. Dando per scontate le quattro poltrone in questo momento appaiono in vantaggio Enrico Pittiglio, Antonella Di Pucchio e Alessandro Mosticone e Luigi Vittori. Per il quinto posto è corsa a due tra Adamo Pantano e Gino Ranaldi anche se il sindaco di Posta Fibreno potrebbe costituire la sorpresa di questa tornata ed inserirsi nel gruppo dei quattro di testa.
Le urne apriranno alle 8 e chiudono alle 20. Lo spoglio a partire dalle 20.30.
