Cassino, il “previsionale” è l’ultimo atto di Salera. Minoranza in aula con l’elmetto

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Approvazione della nota di aggiornamento al Dup (documento unico di programmazione) e del bilancio di previsione 2024-2026 approdano domani in Consiglio comunale a Cassino e costituiscono l’ultimo atto amministrativo e politico dell’amministrazione uscente del sindaco Enzo Salera.
Il dato che emerge con maggior rilievo è l’aumento di spesa nel triennio di un milione di euro per fitti destinati alla società che ha in subappalto lo stabile delle Stimmatine, dove saranno ospitate delle classi in attesa della demolizione e ricostruzione del plesso della “Conte”. Peraltro viene portato in assise anche il precontratto che prevede un anticipo di due mensilità – per circa 60 mila euro – che viene prelevato dal fondo di riserva non essendovi copertura immediata di cassa. Su tutta la procedura da oltre due mesi il consigliere comunale di opposizione, Renato De Sanctis, ha presentato una richiesta di accesso agli atti che non è stata ancora evasa.

L’ordine del giorno dell’assemblea, predisposto dalla presidente Barbara Di Rollo, include l’istituzione del Consiglio comunale dei giovani, il riconoscimento di vari debiti fuori bilancio. Inoltre le integrazioni al regolamento per la disciplina del canone unico patrimoniale e canone mercatale, l’approvazione del programma triennale delle opere pubbliche 2024-2026, la verifica delle aree fabbricabili destinate ad edilizia residenziale pubblica e ad attività produttive, la ricognizione degli immobili suscettibili di valorizzazione o dismissione. Prevista la conferma dell’aliquota dell’addizionale comunale Irpef per l’anno 2024, l’approvazione di aliquote e detrazioni dell’Imu 2024. Poi le operazioni per i fitti scolastici a cui accennavamo, la variante per realizzare il palazzetto dello sport con campo di basket in via Appia (richiesta dalla Virtus). Concluderanno l’elenco degli argomenti trattati una mozione della consigliera comunale Michelina Bevilacqua per assegnare la sepoltura a cittadini illustri e la mozione di De Sanctis sulla revoca della concessione in uso del Palazzo della Cultura.
Il programma triennale delle opere pubbliche prevede un quadro di risorse necessarie che ammonta a 11 milioni e 610mila euro nel triennio, di cui 9milioni 710mila nel solo 2024. Previsti in totale 4 milioni di euro di apporti di capitale privato anch’essi nel 2024. In elenco il nuovo parcheggio per il cimitero di San Bartolomeo, il completamento del secondo stralcio del primo lotto di loculi, la realizzazione di un impianto fotovoltaico per l’ex colonia solare, oltre a manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di edifici scolastici e comunali, oltre che delle strade.

Quanto al fronte dell’organico municipale, “fermo restando la programmazione già approvata per il 2023, in corso di attuazione, per il triennio 2024/2026 si provvederà a potenziare l’organico dirigenziale, fatto salvo la verifica in sede di bilancio del rispetto dell’equilibrio pluriennale e del valore soglia e la riconferma nell’ambito della programmazione annuale”. In particolare è prevista l’assunzione nel 2024 di 3 dirigenti (polizia locale, area tecnica e area amministrativa) per un costo annuale totale di 186mila euro.
«Nel 2023/2024 – si legge nella nota di aggiornamento al Dup che sarà domani in Consiglio – assisteremo alla ripresa delle condizioni economiche dell’Ente che si affaccia alla fine del dissesto finanziario dichiarato nel 2018, e al ripristino delle condizioni finanziarie di un bilancio risanato dai debiti e passività molto pregresse, confluiti nella massa passiva della OSL. Il nostro impegno sarà forte e deciso su tutti i fronti della macchina amministrativa, per rendere più bella e vivibile la nostra città, per migliorare i servizi al cittadino, per accrescere il nostro ruolo istituzionale a livello di Governo affinché le risorse al nostro territorio non siano mai poche».

In particolare il sindaco Salera ribadisce il programma di mandato, sottolineando – anche se non scritto esplicitamente – una sorta di impegno anche sul futuro amministrativo in caso di rielezione, partendo da due slogan: “Cassino città di tutti e di ciascuno”: «In questi anni saranno attuate tutte le politiche e le strategie necessarie a superare il degrado materiale, culturale e soprattutto economico che sotto alcuni aspetti colpisce la città. Tale progetto, ambizioso in qualsiasi contesto, lo è ancora di più a causa del dissesto finanziario in cui si trova l’amministrazione ma che non ci sposta dal nostro obiettivo. L’amministrazione intende realizzare un concreto piano d’azione basato su cardini fermi: welfare municipale, sviluppo sostenibile, cultura e identità, sicurezza, informatizzazione e semplificazione amministrativa, sviluppo dell’economia locale che saranno raggiunti attraverso una costante condivisione con la cittadinanza e con i dipendenti comunali, fruitori e agenti indispensabili del rinnovamento della città di Cassino, città di tutti e di ciascuno».

Un secondo slogan del sindaco Salera è: “Per e nella comunità”: «Al livello di Amministrazione vi è la convinzione che “lo star bene di uno” si può realizzare solo con “lo star bene di tutti” e in questi tutti è presente ogni singolo cittadino, al di là dell’età, della categoria, del genere, dell’appartenenza, della fede politica o religiosa».
Dall’opposizione, De Sanctis ricorda di aver presentato un emendamento al previsionale per finanziare a costo zero per il Comune l’esproprio di aree da destinare a verde pubblico: «Faccio richiamo a quella che è stata la mia interrogazione sulla De Vizia e sui 900 mila euro da sfruttare. Stiamo pagando per servizi che il gestore non può darci come il conferimento collettivo in via Agnone e il ritiro della nettezza urbana puntuale. Dimostrerò poi – aggiunge De Sanctis con toni duri, riferendosi alla sua mozione – che hanno assegnato il Palazzo della Cultura a una coop che non aveva i requisiti: ci dimostrino che erano in buona fede e l’amministrazione revochi l’assegnazione. Altrimenti – conclude l’esponente No Acea – il discorso  sulla “feccia” non doveva investire solo alcuni».
Peraltro l’assise di domani si aprirà sulla scorta delle tensioni dell’ultima riunione del 30 novembre, quando ci fu bagarre in aula sui fondi dati ad una associazione senza requisiti. Benedetto Leone sempre dai banchi della minoranza aveva accusato il capogruppo di maggioranza di voler dare «lezioni di etica e moralità ai consiglieri di opposizione, dimenticando, guarda un po’, la questione delle firme false e dei presunti voti di scambio alle elezioni 2019». Ad evidenziare un clima politico che si sta surriscaldando man mano che si avvicina l’appuntamento elettorale con le amministrative 2024.

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