Non decolla la giunta di centrodestra. Latina a distanza di sette mesi dall’insediamento dell’amministrazione di centrodestra sembra ancora ‘prigioniera’ dell’ancien regime. Manca il manico, manca una visione. Non c’è programmazione. I risultati non si vedono e soprattutto non si intravedono un indirizzo e una strategia. La città appare sempre più sporca e abbandonata, dal centro alle periferie compresi i borghi completamente abbandonati, e questo è un dato sotto gli occhi di tutti. Si progetta il centenario, si candida Latina a Capitale della cultura con dossier segreti e si tralascia tutto il resto. Occorre ripartire dalle cose semplici: il decoro appunto, la pulizia delle strade e delle aree verdi, la restituzione dei parchi ai cittadini e ai bambini in condizioni dignitose e sicure. Finora si è visto poco o niente. Le prime valutazioni su sindaco e assessori sono quasi tutte negative. Queste le pagelle di fine anno della giunta Celentano.
MATILDE CELENTANO: 4
Appare un marziano in una terra di avvoltoi. La buona volontà non manca. Forse anche la buona fede. Ma non ha il comando della situazione. Appare un sindaco teletrasportato da altri luoghi e tempi. Per molti versi ricorda Ignazio Marino a Roma. L’onestà non basta. In Comune comandano burocrati e vecchia politica. Non incide nelle scelte. Non si vede una visione né un programma. Solo una maggioranza solida come quella attuale le consente di poter stare a galla. Ma per quanto tempo? Senza risultati il 2024 sarà un anno molto duro. In forte ritardo: 4
ANTONIO COSENTINO: 5
E’ alla prima esperienza amministrativa. Non ancora 21enne, uno tra gli assessori più giovani nella storia dei Comuni capoluogo di provincia. Per il momento non ha avuto grandi crisi da gestire. Piuttosto essendo l’unico di Forza Italia appare ‘isolato’, fuori dalla filiera della destra. Studia Economia e management e diritto di impresa. Per lui l’obiettivo principale “sarà creare le condizioni per lo sviluppo di imprese, commercio, artigianato”. Sostanzialmente rimandato: 5
FRANCESCA TESONE: 4
E’ neofita della politica e dell’amministrazione. Prima tra i non eletti della Lega, è diventata assessore e gestisce Ced, Affari generali, Demografico e elettorale, Asili nido e mense scolastiche. “La mia priorità saranno le scuole: essendo mamma, sento molti pareri, c’è molto da affrontare”. Nulla appare cambiato rispetto alla giunta Coletta. In più, chiamata a rispondere come competente per materia su un appalto relativo ai servizi per l’Infanzia in questione, ha dovuto ammettere che vi fosse la madre tra lavoratori assunti erroneamente e irregolarmente in un primo momento nel passaggio tra Cooperativa Astrolabrio e Gialla. Totalmente inadeguata: 4
ANNALISA MUZIO: 5
Prima esperienza da assessore e per giunta all’Urbanistica. Eletta nella Lista Matilde Celentano e già consigliera comunale per Fare Latina nel 2021. Avvocato da sempre, impegnata in politica da un paio di anni, nipote di quel Raffaele Muzio che, sotto il sindaco Antonio Corona, fu tra gli ideatori del Palacultura. Il suo sogno? Un nuovo Prg. Per adesso solo buone intenzioni e nessun risultato. Inoltre starebbe occupandosi fin troppo del settore riguardante la Marina, senza averne la delega. Rischia di essere conflittuale con altri assessori. Da rivedere: 5

ANDREA CHIARATO: 7
Si affaccia per la prima volta in giunta anche Andrea Chiarato (FdI), con delega a Sport e Impiantistica sportiva. Consigliere eletto (alla sua seconda consiliatura: è già stato presidente della commissione Trasparenza); nella vita, si occupa di acquisti e logistica di ambito metalmeccanico per il settore farmaceutico, ed è dirigente di un ente di promozione sportiva. “Farò una ricognizione sulle condizioni di tutti gli impianti, e ascolterò le società sportive per capire le loro esigenze”. Ha riscontrato la pericolosità del PalaBianchini. E’ tempestivo, ed ha senso del dovere e delle istituzioni. Il migliore per adesso: 7
GIANLUCA DI COCCO: 6
E’ tornato in giunta a distanza di quasi 10 anni. Gestisce Marina e Turismo, Protezione civile. Imprenditore del settore della ristorazione sul lido. Sta lavorando costantemente su ponte Mascarello, lotta all’erosione, assegnazione della gestione di Rio Martino. La sua famiglia da sempre è impegnata sul sociale ed è certamente un punto di riferimento nella sua azione. Ha buona volontà, ma è ostacolato da chi cerca di togliergli spazi ed iniziative relativamente alla Marina. Serve più coraggio: 6
MICHELE NASSO: 4
In politica da decenni, stavolta è assessore esterno, nonchè commissario cittadino di FdI. Fin dai tempi del sindaco Delio Redi fu delegato alla Casa, poi presidente di commissione con Ajmone Finestra, poi di nuovo in Consiglio sotto Giovanni Di Giorgi. E’ stato anche commissario e poi presidente Ater sotto Francesco Storace. Rappresenta un vecchio modello imprenditoriale cittadino e il suo incarico alla guida dei Servizi sociali appare più un ‘buen retiro’ piuttosto che un riconoscimento del valore politico. Sull’emergenza casa si è speso…..dimostrando la sensibilità di un imprenditore del ramo edile. Inopportuno: 4
MASSIMILIANO CARNEVALE: 6,5
Già consigliere circoscrizionale nel 1997 e poi consigliere comunale dal 2002 al 2007, e dal 2016 a oggi, è collaboratore legale. Ha la delega di vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici, Grandi opere, Manutenzioni e Pnrr. Le idee chiare ce l’ha da sempre. “La priorità sul Pnrr sarà la verifica di tutti i finanziamenti in itinere per valutare le scadenze” ha detto sin dall’inizio del suo mandato. Sulle manutenzioni ha avviato un’indagine importante per capire le capacità di indebitamento del Comune e trovare ulteriori risorse. Risultati seppur non trascendentali si vedono sulla risistemazione di alcune strade. All’altezza del ruolo: 6,5
FRANCO ADDONIZIO: 4
Franco Addonizio, esterno, indicato dall’Udc, è stato colto dalla nomina mentre era a Ponza. Avvocato, è già stato consigliere comunale con Ajmone Finestra e assessore al Bilancio nella prima giunta di Vincenzo Zaccheo. La delega a Ambiente e Rifiuti lo ha impegnato parecchio, ma finora ha convinto poco in termini di proposte e concretezza nell’azione. Su Abc non ha inciso e la città è complessivamente sporca come sotto Coletta. Insufficiente: 5
ADA NASTI: 6
Ha le deleghe più pesanti ed importanti: “Bilancio e programmazione. Definizione delle politiche relative ad entrate, uscite, investimenti e mutui, tributi locali, Riorganizzazione degli uffici dell’apparato comunale/Patrimonio”. Disastri non ne ha fatti, per ora i conti sembrano sotto controllo. I problemi provengono dal passato (Latina Ambiente, Metro, trasporto pubblico). Sarà meglio giudicabile dal prossimo anno. Per preparazione dimostra di essere adeguata: 6