Pd e Cinque Stelle a picco, FdI vola. I sondaggi smontano, per ora, le speranze del centrosinistra

 
Fratelli d’Italia prosegue l’avanzata, cresce Forza Italia e la Lega resta stabile. Mentre invece perdono sia il Partito Democratico che il Movimento Cinque Stelle. I risultati del sondaggio Swg per TgLa7 gelano il centrosinistra e smontano l’ennesima narrazione (presunta) sull’inevitabile calo di consensi del centrodestra per via della manovra economica, del caso Pozzolo e della vicenda Verdini. Ancora una volta emerge che gli italiani sono perfettamente in grado di distinguere le situazioni, di capire quando una vicenda ha contorni politici e quando invece personali. Inoltre, relativamente alla manovra economica, i cittadini non sono seduti sul pero e in questi anni si sono fatti un’idea precisa di come e perché le risorse a disposizione del Paese siano diminuite. Se il centrosinistra vuole davvero iniziare a fare un’opposizione credibile ed efficace, allora non ha alternative se non riconoscere che l’operato del Governo è apprezzato.

I SONDAGGI PREMIANO LA MELONI SCHLEIN SOTTO IL 20%

L’ultima rilevazione di Swg era del 18 dicembre scorso. Quest’ultima invece è stata realizzata dal 3 all’8 gennaio. Fratelli d’Italia guadagna lo 0,7% e sale al 29,2%, vicinissima alla soglia del 30% proprio nel momento più importante, alla vigilia della campagna elettorale per le europee. Il Partito Democratico di Elly Schlein perde lo 0,3% e si posiziona al 19,1%. Restando sotto quel 20% che farà una enorme differenza soprattutto sul numero di seggi che potrebbero scattare alle europee. Il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte lascia per strada un ulteriore 0,4% e scende al 16,4%. Allontanandosi quindi dal 17%. La Lega non si discosta dal 9,1%, una percentuale buona ma che non consente a Matteo Salvini di pensare di mettere in discussione la leadership di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni. Tra i due partiti del centrodestra c’è una differenza di venti punti percentuali. Forza Italia ha uno 0,1% in più e si posiziona al 7,3%. Crescono Azione di Carlo Calenda (4%  con un +0,3%) e Italia Viva di Matteo Renzi (3,5% con un +0,1%). Scendono Verdi-Sinistra Italia: 3,2% (-0,2%). Anche +Europa di Emma Bonino fa registrare un segno negativo: -0,2% e quindi 2,4%. Per l’Italia all’1,4% (-0,3%), Noi Moderati all’1,2% (-0,1%), Unione Popolare all’1,2% (-0,1%) e Unione Popolare all’1,2% (-0,2%). Il primo sondaggio del 2024 vede il volo del centrodestra al 46,8%. Dietro non c’è nessuno e a mancare è sempre una alternativa di governo. Intanto Matteo Salvini si smarca (per prudenza) dal possibile duello con Giorgia Meloni nella candidatura per le europee e si auspica sia Vannacci il capolista della Lega.

TRIPODI IN FORZA ITALIA. LA DIFFICOLTÀ DI DI STEFANO NEL MANTENERSI CIVICO

Ieri il consigliere regionale Angelo Tripodi ha ufficializzato il passaggio dalla Lega a Forza Italia. Naturalmente gli “azzurri” non rivendicheranno posti in giunta in questa fase. Nei prossimi mesi si vedrà, ma intanto i numeri sono numeri: FI ha 6 consiglieri (7 se i considera l’intergruppo con Noi Moderati) e 2 assessori, la Lega 2 consiglieri e 2 assessori. Non c’è molto da aggiungere. Oggi invece inizia una nuova consiliatura alla Provincia di Frosinone dopo le elezioni di dicembre. La partita politica non è quella tra gli schieramenti e i partiti, ma riguarda invece un orizzonte più ampio. Con la Regione Lazio governata dal centrodestra (che avanza nei Comuni) e con FdI con il vento in poppa in vista delle europee, la Provincia (ente di secondo livello) dovrà sempre più relazionarsi con realtà dove è il centrodestra alla guida: Regione appunto, enti intermedi, Governo nazionale. Se poi dovesse esserci l’election day, allora la situazione potrebbe ulteriormente cambiare. Se a giugno si votasse contemporaneamente per europee e amministrative, l’effetto traino potrebbe scattare. Un motivo in più per il centrodestra per cercare di mettersi  d’accordo per candidature a sindaco unitarie e autorevoli sia a Cassino che a Veroli. L’obiettivo è fare… bingo. Quanto al presidente della Provincia Luca Di Stefano, finora ha cercato di mantenere una posizione bipartisan. Prima, durante e soprattutto dopo le europee sarà sempre più complicato.