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l Termovalorizzatore a Santa Palomba? E’ ‘legittimo’, arriva l’ok del Consiglio di Stato

Marco Battistini
Febbraio 12, 2024

La quarta sezione del Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata nelle ultime ore, ha confermato la legittimità delle ordinanze del sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, in qualità di commissario per il Giubileo, che approvavano il piano di gestione dei rifiuti di Roma Capitale, la relativa Vas (Valutazione ambientale strategica) e l’individuazione del sito di Santa Palomba per la realizzazione del termovalorizzatore previsto dal piano.
“Il sito prescelto – si legge in una nota del Consiglio di Stato – è stato ritenuto conforme ai criteri localizzativi previsti dal piano regionale di gestione dei rifiuti ed è stato chiarito che gli ulteriori profili di tutela della salute e di compatibilità ambientale dell’opera rispetto alla presenza di luoghi sensibili nonché di tutela del patrimonio culturale dovranno essere approfonditi nel corso del successivo iter autorizzatorio”.

GLI EFFETTI

Secondo i giudici la realizzazione dell’inceneritore “rappresenta un intervento necessario” per ridurre “il conferimento in discarica di rifiuti mediante il loro recupero come combustibile per la produzione di energia, con l’effetto di ridurre anche l’impatto ambientale derivante dal trasporto dei rifiuti indifferenziati finalizzato al loro smaltimento in discarica”. Ancora, la scelta del termovalorizzatore “si pone quale scelta necessaria per “chiudere” il ciclo dei rifiuti, evitando il conferimento in discarica”.
Secondo le tesi di chi ha presentato i ricorsi, la realizzazione di questo tipo di impianti deve essere “inderogabilmente accompagnata da misure di necessaria implementazione dei livelli superiori della gerarchia dei rifiuti, quali il riciclo, il riuso e dunque della raccolta differenziata”. In questo caso, hanno risposto i giudici nella sentenza di ieri, “la questione è irrilevante nel caso di specie poiché il piano di gestione dei rifiuti di Roma Capitale, approvato dal Commissario straordinario, ha espressamente previsto siffatte misure come sopra evidenziato, sebbene in percentuali ritenute insoddisfacenti dagli appellanti ma oggettivamente migliorative rispetto alla situazione esistente, con incrementi realistici proprio perché graduali e quindi organizzativamente sostenibili”.
Tra l’altro, aggiungono i giudici del Consiglio di Stato, nessuna norma europea condiziona “le operazioni di recupero di rifiuti per la produzione di energia alla contestuale adozione di misure finalizzate al miglioramento delle percentuali di raccolta differenziata, lasciando, al contrario, ampia discrezionalità agli Stati membri”. “Ci sono volute 88 pagine al Consiglio di Stato per non accogliere l’appello. Continueremo a batterci con tutta la determinazione del mondo. Sempre, per il nostro diritto a esistere”, ha commentato la sentenza il Comitato No Inceneritore a Santa Palomba. I comitati che hanno presentato i ricorsi si riuniranno in assemblea nel luogo dove dovrebbe essere realizzato l’impianto.

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