Alla conferenza stampa di Maurizio Stirpe nella club-house del golf di Fiuggi tutti si aspettavano un po’ di luce sull’operazione che dovrebbe portare Leonardo Del Vecchio e la sua LMDV Capital ad occuparsi di acqua (imbottigliamento e commercializzazione) e terme. Invece, con la consueta abilità, l’ex vicepresidente di Confindustria ha parlato solo del futuro del golf dando l’impressione di voler evitare ogni tipo di riferimento all’operazione che ad oggi vede ufficialmente l’intervento di una fiduciaria milanese per sostituirsi alla compagine nella quale oltre a Stirpe figuravano anche il finanziere Francesco Borgomeo (arrivato verso la fine dell’incontro con la stampa) l’ex manager di Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti (che invece sedeva in prima fila ma che, qualcuno ha osservato, non ha incrociato lo sguardo e scambiato una sola parola con Stirpe) e Nicola Benedetto il titolare di Palazzo Gattini, un famoso luxury hotel di Matera.
Il perché della ritrosia di Maurizio Stirpe a fornire delucidazioni su un operazione che comunque riguarda uno degli asset (al pari di quello del golf) che faceva parte del bando di gara del Comune di Fiuggi assegnato quasi un anno e mezzo fa lo scopriremo solo vivendo. Come pian piano verranno fuori rapporti di forza, dissapori e colpi bassi che sembra abbiano accompagnato questi quindici mesi di gestione pressoché totale da parte di Salus per Acquam.
Gestione di cui, per la verità, la città non solo non se ne è accorta ma che è stata contraddistinta, a sentire albergatori e operatori economici, solo da una costante e minuziosa copertura delle attività messe in campo dai vincitori del bando.
Diversificare gli impegni e le competenze per approdare a un risultato ottimale: questo in sostanza il programma di massima che Maurizio Stirpe ha illustrato nell’ambito della conferenza al fine di chiarire il nuovo assetto societario ed il piano di sviluppo triennale solo ed esclusivamente di Go.We Srl.
La GoWe, società che fa capo allo stesso Stirpe, a Battisti e a Benedetto si occuperà di tre asset, quelli più propriamente sportivi, vale a dire il golf, la piscina e la Spa; gli altri due, riguardanti l’imbottigliamento e le terme, verranno invece curati dalla Salus e Acquam, società facente ora capo a Borgomeo.
“E’ un’operazione perfettamente coerente con il progetto di privatizzazione – ha affermato Maurizio Stirpe – e servirà a chiarire governance e programmi. C’è già stato un grosso lavoro di messa a regime di certe potenzialità, che al momento del nostro ingresso non erano in condizione di crescere per mancanza di risorse”.
Ora, compiuto il lavoro oscuro che ha consentito di allestire un piano industriale che sia appetibile e fruibile per gli imprenditori, è opportuno che ciascuno si occupi del proprio ambito più precipuo. Allargare la compagine a imprenditori capaci, attraverso un lavoro di scouting e reclutamento anche fuori da Frosinone, sarà al centro del programma, affinché una compagine variegata e competente possa trasformare entro il 2028 questo campo di golf in un impianto che non abbia nulla da invidiare a quelli più belli e funzionali, non solo del Lazio.
Ci sarà un amministratore unico, Rosario Zoino e si punterà ad una organizzazione che abbia una struttura tecnica, condotta da qualcuno già presente sul territorio. Una governance tecnica ed operativa di occuperà di marketing, comunicazione e aspetti tecnici vari. Verranno sondati giocatori e frequentatori abituali della struttura e ci sarà altresì un forum di soci. Certamente l’obiettivo sarà quello di organizzare al meglio tutti gli impegni contenuti nel bando di privatizzazione.
In merito ai drenaggi e all’irrigazione, l’imprenditore ciociaro ha evidenziato come taluni ritardi non siano imputabili ad alcun tipo di negligenza, ma ad alcuni permessi che dovevano essere concessi a livello regionale e per i quali esistono dei tempi tecnici non superabili. Andando a tradurre in cifre l’impegno della società, verranno compiuti investimenti che andranno dai 3 milioni e 400mila ai 4 milioni di euro, con due milioni che verranno investiti già nei prossimi 12 mesi.
Particolarmente attento ai programmi di messa a punto e di miglioramento dell’impianto fiuggino era, tra gli astanti, Carlo Scatena, in rappresentazione della FederGolf, in quanto presidente del Comitato Regionale Lazio, che ha espresso la propria soddisfazione per il piano di sviluppo esposto, fornendo la massima disponibilità in termini di collaborazione.
Oltre ai campi di golf, la GoWe si occuperà della piscina e della “Spa”. In merito alla prima, verrà data in affidamento per un altro anno all’attuale gestore, che avrà anche il diritto di prelazione per i prossimi anni. La “Spa” si occuperà del recupero fisioterapico e del recupero da malattie oltre a svolgere la classica funzione di centro benessere.
Complessivamente, Maurizio Stirpe ha ribadito il forte impegno preso a suo tempo nei confronti del Comune di Fiuggi e del territorio e ha evidenziato come un anno e tre mesi di lavoro abbia comunque consentito di mostrare agli imprenditori le premesse idonee per il percorso attuale, attraverso un piano credibile per banche, imprenditori e dipendenti, un piano basato su chiarezza e trasparenza. L’obiettivo è quello di rendere le strutture autosufficienti e staccate dalle persone fisiche che attualmente le gestiscono. Per i primi giorni di settembre verrà presentato il piano industriale.
Ha preso poi la parola il sindaco di Fiuggi, Alioska Baccarini, che ha esordito ringraziando gli ex soci di maggioranza di Acqua e Terme Fiuggi. Il primo cittadino del centro termale ha evidenziato come la privatizzazione degli asset sia stata una vera e propria necessità, sollecitata peraltro dalla Corte dei Conti con provvedimenti e direttive. Baccarini ha sottolineato come 5 asset eterogenei e divergenti l’uno dall’altro richiedano competenze specifiche ed esclusive. Ora che è terminato il progetto di traghettamento, può arrivare il cambio di marcia. Il Comune è sempre stato sereno perché il presidente Stirpe si era impegnato a garantire lui tutti gli impegni del bando qualora non fosse riuscito a delegare alcuni compiti ad altri imprenditori specializzati in determinati settori. “Le nuvole pian piano si stanno diradando- ha affermato Baccarini – ed il golf presto uscirà dallo stato di emergenza per diventare una struttura all’avanguardia”.
Sarà, ma anche da lui nessuna parola sull’operazione più importante. Nessun riferimento alle belle polaroid diffuse dopo l’incontro con Leonardo Del Vecchio della scorsa settimana.
Il presidente Maurizio Stirpe ha evidenziato come il golf abbia ora una patrimonializzazione che da zero è andata a due milioni, cifra sicuramente importante. Presto ci saranno progetti per allargare alle scuole la pratica di una disciplina considerata di nicchia, ma che il nostro territorio ha interesse a propagare e diffondere in modo radicale.