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Frosinone, la situazione è grave ma non è seria

Massimo Pizzuti
Nicola Ottaviani cerca di scongiurare la formazione di un nuovo gruppo formato da Teresa Petricca, Giovambattista Martino e Francesco Pallone. Nella notte durissimo confronto nella lista civica. Ma il rischio di perdere pezzi è altissimo. Maria Rosaria Rotondi ha lasciato l’assessorato, ma Forza Italia insiste sull’azzeramento. Spazi sempre più stretti per Riccardo Mastrangeli.
Giugno 28, 2024

Per Nicola Ottaviani è una situazione nuova e anomala. Il rischio che la sua lista civica possa perdere due consiglieri è altissimo. Ieri sera l’ex sindaco ha provato a convincere i consiglieri Giovambattista Martino e Teresa Petricca nel corso della riunione della Lista Ottaviani. Ma i due hanno ribadito la loro intenzione di dare vita ad un nuovo gruppo insieme a Francesco Pallone (Lista Mastrangeli). Il parlamentare e coordinatore provinciale della Lega ha usato parole forti, ha dipinto lo scenario del tradimento politico, ha evocato la possibilità che in questo modo non si faccia altro che “lavorare per il re di Prussia”, spianando la strada a quel Francesco De Angelis (Pd), che a giudizio di Ottaviani sta lavorando per conquistare la poltrona di sindaco di Frosinone, riportando il centrosinistra al governo della città. Come è normale che sia in situazioni e momenti come questi i toni usati sono stati altissimi da entrambe le parti. Teresa Petricca e Giovambattista Martino sono andati via non nascondendo l’irritazione. Nicola Ottaviani ha chiesto loro di tornare sui propri passi e perlomeno di congelare la costituzione del gruppo. Ma è impossibile sapere quali saranno le prossime mosse.
Teresa Petricca e Giovambattista Martino rifletteranno sul da farsi, insieme a Francesco Pallone, che negli ultimi tempi appare contraddittorio sul piano strettamente politico. Perché se da un lato non risparmia critiche all’operato e alle scelte della maggioranza della quale fa parte, dall’altro si erge a capo della guardia pretoriana del sindaco Riccardo Mastrangeli. Di sicuro Francesco Pallone è in contrapposizione frontale con Pasquale Cirillo (Forza Italia) e Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli) e probabilmente intende sbarrare la strada all’attribuzione di un assessorato al gruppo di Mauro Vicano. Nessuno scopre adesso lo sfilacciamento di una maggioranza sulla quale mai nessuno è intervenuto negli ultimi dieci mesi. Come se bastasse la forza di inerzia.
Comunque alcune posizioni cominciano a chiarirsi e a delinearsi. Forza Italia, attraverso un documento ufficiale, ha chiesto l’azzeramento della giunta con il congelamento delle deleghe. Per far capire che non c’è la volontà di far cadere l’Amministrazione. L’obiettivo è rimettere la politica al centro e fare chiarezza anche al proprio interno. Se cioè il sindaco Mastrangeli dovesse rispondere no agli “azzurri”, a quel punto questi ultimi dovrebbero uscire dalla maggioranza. Oppure garantire al massimo un appoggio esterno. Il coordinatore regionale Claudio Fazzone e il segretario provinciale Rossella Chiusaroli vogliono capire cosa farebbe l’assessore Adriano Piacentini. Seguirebbe la linea del partito rassegnando le dimissioni da assessore oppure resterebbe in giunta come espressione proprio di Mastrangeli, con l’imprimatur di Nicola Ottaviani. E’ esattamente questa situazione che Fazzone intende “spezzare”.
Forza Italia rivendica il principio che gli assessori li decidono i partiti e nessuno può scegliere al posto delle segreterie provinciali e regionali delle forze politiche della coalizione. Men che meno esprimendo veti e gradimenti sulle proposte fatte dai partiti. Forza Italia vuole voltare pagina rispetto ai dodici anni di monopolio politico di Nicola Ottaviani-Riccardo Mastrangeli-Adriano Piacentini.
Diversa e più circostanziata la proposta di Fratelli d’Italia. Ogni assessore deve avere gruppi di riferimento in consiglio. Senza deroghe. Senza assessori del sindaco. Altrimenti si va a casa. Ieri Riccardo Mastrangeli ha chiesto e ottenuto le dimissioni dell’assessore Maria Rosaria Rotondi, da mesi prova del sostegno del gruppo consiliare di Frosinone Capoluogo, rappresentato da Pasquale Cirillo.
Sempre ieri rumors insistenti sulla nascita del gruppo a tre di Francesco Pallone, Teresa Petricca, Giovambattista Martino.
L’obiettivo dei tre? Forse il ritorno in giunta di Alessandra Sardellitti, forse una “vendetta” politica nei confronti di Rossella Testa, una delle maggiori “avversarie” dell’ex assessore alla digitalizzazione e all’innovazione tecnologica.
In ogni caso altra benzina sul fuoco di una crisi che sembra complicarsi ogni giorno che passa in maniera irreversibile. Se però la Lista Ottaviani dovesse perdere due consiglieri, rimarrebbe con tre esponenti. Troppo pochi per reggere i due assessori in giunta: Valentina Sementilli e Angelo Retrosi. Alla civica fa riferimento anche il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri, che però è stato votato dall’intera maggioranza in quel ruolo.
Chi vince e chi perde fino a questo punto?
Potrebbe clamorosamente chiudere con una cinquina il team forzista della Chiusaroli che i soliti bene informati danno in procinto di cooptare Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e Giovanni Bortone.
Fratelli d’Italia chiuderebbe mantenendo il gruppo consiliare senza particolari scossoni a parte le titubanze di Sergio Crescenzi.
Per Ottaviani l’incubo di una Caporetto che prima o poi doveva arrivare. Se dovesse perdere Petricca e Martino rimarrebbe in Consiglio solo con Mario Grieco, Massimiliano Tagliaferri e Christian Alviani. Con quest’ultimo che peraltro molti danno in trattativa con Forza Italia.
Perde Riccardo Mastrangeli che in un sol colpo si troverebbe a dover far quadrare conti e assessori con un quadro consiliare del tutto diverso da quello uscito dalle elezioni della primavera 2022, con il suo assessore di riferimento e uomo di fiducia Adriano Piacentini fortemente indebolito. E senza quell’appoggio politico che Nicola Ottaviani gli aveva garantito grazie ad un gruppo consiliare che sembra si stia sciogliendo come neve al sole.

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