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Il ruggito di De Angelis e i nuovi equilibri nel PD

Licandro Licantropo
Ieri a Villa Ecetra l’adesione ad AreaDem di Dario Franceschini, alla presenza di Daniele Leodori. Gli amici e i sostenitori di una vita accanto a lui. Si apre una fase nuova. Al Comune di Frosinone dovrà essere il sindaco Riccardo Mastrangeli a tirare le conclusioni.
Luglio 4, 2024

Una festa, non un convegno. Con gli amici e i sostenitori di una vita (politica), tutti accanto a lui in un passaggio non banale. Perché l’approdo di Francesco De Angelis in AreaDem rafforza l’asse con il segretario regionale del Pd Daniele Leodori e apre scenari diversi con riferimento alle future candidature che contano. Ieri di questo si è parlato, alla presenza del “signore delle correnti” del Partito Democratico, quel Dario Franceschini che ha sempre anticipato gli scenari. Come quando decise di scommettere su Elly Schlein e gli altri lo guardavano come fosse un alieno. Ieri alla manifestazione “La Forza del Noi” a Villa Ecetra c’erano centinaia di persone. Bastava guardare dove erano seduti Mauro Buschini, Adriano Lampazzi, Giampiero Di Cosimo e Marco Delle Cese per capire quali sono gli equilibri nella componente di Francesco De Angelis. Bastava vedere l’entusiasmo di Maurizio Cerroni, Danilo Campanari, Filippo Materiale per rendersi conto delle motivazioni della “vecchia guardia”. Bastava soffermarsi sull’organizzazione e sulla partecipazione per avere la contezza di una determinazione che non è mai cambiata.
Daniele Leodori conosce bene gli “occhi della tigre” di Francesco De Angelis, Dario Franceschini ne ha avuto conferma ieri. Entrambi convinti che il valore aggiunto dispiegherà i suoi effetti anche a livello regionale. L’eurodeputato Dario Nardella ha toccato con mano il peso del consenso, ricevendo una spinta forte da questo territorio per l’elezione a deputato europeo. Francesco De Angelis ha fatto il punto della situazione sul piano politico, ma poi ha preferito ringraziare tutti, stringere mani, individuare un orizzonte nel breve, nel medio e nel lungo periodo. Convinto, come sempre, che un leader si misura anche dalla capacità di fare squadra e di condividere emozioni oltre che progetti. Francesco De Angelis è quello di sempre, ma ora ha la possibilità di triangolazioni importanti con Dario Franceschini e Daniele Leodori.

IL REBUS DEL COMUNE CAPOLUOGO

La verifica al Comune di Frosinone dovrà essere ultimata e definita a livello locale. Riccardo Mastrangeli sperava in un imprimatur forte a livello regionale. Ma non sarà così.
Il Governatore Francesco Rocca ha fatto capire che il rimpasto di giunta alla Pisana non ci sarà. Perlomeno non in tempi brevi Questo però non impedirà a Forza Italia di insistere. Ma occorreranno mesi affinché la situazione si chiarisca.
La conseguenza è che al Comune di Frosinone Mastrangeli dovrà decidere il da farsi sulla base dell’esito di una verifica che lo ha visto interfacciarsi prima con i singoli consiglieri e poi con i partiti e le liste civiche. Diversi elementi sono cambiati, non soltanto rispetto a due anni fa, ma perfino in relazione a qualche settimana: 1) il gruppo di Forza Italia (Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo) si appresta a passare all’opposizione o, al massimo, a garantire l’appoggio esterno perché la richiesta di azzeramento non verrà presa in considerazione; 2) la Lista Ottaviani ha perso due consiglieri comunali: Teresa Petricca e Giovambattista Martino; 3) sempre Petricca e Martino daranno vita ad un nuovo gruppo consiliare; 4) ancora una volta le richieste di Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli), Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega) non verranno esaminate, a cominciare dall’azzeramento del quadro attuale.
Fratelli d’Italia ha individuato un punto: ogni assessore deve avere il sostegno di un consigliere o di un gruppo politico. Forza Italia (Adriano Piacentini) e la Lista Ottaviani (Valentina Sementilli e Angelo Retrosi) potrebbero presto trovarsi in una situazione da definire in fretta. In entrambi i casi si fa affidamento su Cinzia Fabrizi, consigliere comunale appena espulsa da FI. Che però può appoggiare o l’una o l’altra situazione.
Sul piano dell’architettura politica della giunta e dei rapporti tra gli assessori e i gruppi è questo il principale problema da risolvere. Riccardo Mastrangeli cosa intende fare  e come vuole muoversi? Provando a riunire l’intera maggioranza, con gruppi, partiti e liste civiche? Oppure vuole cercare d far decantare la situazione arrivando in autunno? O ancora potrebbe provare a confrontarsi con i leader dei partiti: Massimo Ruspandini e Fabio Tagliaferri (Forza Italia), Nicola Ottaviani e Pasquale Ciacciarelli (Lega), Claudio Fazzone e Rossella Chiusaroli (Forza Italia). Per tentare perlomeno di individuare un percorso. Gli assessorati a disposizione al Comune di Frosinone sono 9, ma attualmente 2 vengono retti ad interim dal sindaco. Si tratta di decidere se ripristinare la rappresentanza nell’esecutivo del gruppo di Mauro Vicano e poi di stabilire con quale maggioranza andare avanti. Non ci sono gli spazi e le condizioni politiche per tenere tutti dentro. Senza considerare il livello di conflittualità dei rapporti personali. A metà marzo, dopo le dimissioni dell’assessore Alessandra Sardellitti, Riccardo Mastrangeli annunciò una verifica politica che doveva tenersi dopo l’approvazione del bilancio, avvenuta a fine marzo. Ma quel passaggio è iniziato tre mesi dopo. Con la conseguenza che la situazione è peggiorata di molto. Pensare di arrivare a settembre per riprendere il filo del discorso appare sinceramente un’operazione destinata al fallimento. Fratelli d’Italia ha indicato uno schema, Forza Italia ha avanzato una precisa richiesta. La Lega, da quanto si capisce, vorrebbe andare avanti senza toccare nulla. La sintesi spetta al sindaco Riccardo Mastrangeli, che però deve prendere atto che non esistono più soluzioni che stanno bene a tutti.

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