Allarme fondi dopo presidio in Campidoglio. Il tema è diventato un caso politico. Cooperative attacca di fatto l’amministrazione Gualtieri. Un bilancio capitolino “molto critico” nel quale, considerando i doverosi adeguamenti contrattuali che operatori e operatrici sociali attendono da troppi anni, “servono tra i 15 e i 20 milioni di euro in più per garantire il livello di servizi attuali, mentre ci sarebbe bisogno di ulteriori qualificazioni e incrementi.
Un presidio in Campidoglio “preoccupato”, che sottolineano da Innovainrete, rete di 11 cooperative romane presenti in tutti i Municipi di Roma e in altre zone della Regione Lazio, “ha portato in piazza diverse centinaia di operatrici, operatori, famiglie cooperative e associazioni a chiedere un riconoscimento concreto, dovuto, e un tavolo di co-programmazione per ragionare insieme all’amministrazione sugli investimenti incrementali che sarà capace di garantire alle infrastrutture sociali della città, individuando insieme possibili disavanzi e diseconomie da reindirizzare”.
Le cooperative però non si accontenteranno di semplici promesse. “Ringraziamo per essere scese a incontrarci la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli, la presidente della commissione capitolina Scuola Carla Fermariello, la presidente della commissione Cultura Enrica Battaglia, la vicepresidente della commissione Affari sociali, consigliera di Roma Futura Tiziana Biolghini e del Pd Claudia Pappatà -hanno affermato in una nota- lamentiamo l’assenza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha promesso di incontrarci a breve. Gli chiediamo di guidare con responsabilità questo processo di rafforzamento necessario dei servizi della città e di riconoscimento dei diritti di chi li tiene in piedi”,. “In assenza di questo tavolo necessario – aggiungono – Innovainrete tornerà in Campidoglio, e si riunirà in presidio presso la Regione Lazio in piazza Oderico da Pordenone il 15 luglio dalle ore 17.30” “Continuiamo a chiedere al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, alla assessora al Bilancio e vicesindaca Silvia Scozzese, e a tutti gli assessori coinvolti di dare, con la prossima sessione di Bilancio, un segnale di attenzione e comprensione del problema che rischia di bloccare i servizi vitali per la città”. Un’altra piccola crepa nella rete sociale che la sinistra romana pensava di governare facilmente.