Il Tour de France al giro di boa ha già indicato in modo chiaro gli aspiranti alla maglia gialla di Parigi. Il responso che un po’ tutti attendevano era quello della competitività del due volte vincitore Vingegaard e in questo senso la risposta è stata decisamente confortante.
Il principino Tadej, al secolo Pogacar, vincitore annunciato di questo Tour 2024 dovrà sudarsela eccome, perché tanto Vingegaard, due volte trionfatore a Parigi, che Evenepoel, smanioso di dimostrare la propra competitività nelle grandi corse a tappe, sembrano aver superato senza particolari danni i postumi delle brutte cadute riportate nella stagione delle classiche in linea.
E la tappa con arrivo a Le Lioran, l’undicesima della Grand Boucle, ha visto il successo di Vingegaard, che allo sprint ha superato un Pogacar scatenato per tutta la frazione e a lungo al comando della tappa in solitaria.
Esame superato anche per Evenepoel che con un finale molto orgoglioso ha staccato Roglic ed è riuscito a chiudere la tappa al terzo posto, conservando peraltro il secondo posto in classifica generale, per un’inezia proprio davanti a Vingegaard.
Molto bravo anche in questa frazione Giulio Ciccone, che sta mantenendo fede alle promesse e sta facendo classifica, come da obiettivo alla partenza in Italia.
Lo scalatore di Chieti è decimo in classifica generale ed è proprio questo il suo traguardo designato, che rappresenterebbe un sostanziale passo avanti ed una piccola “laurea”.
Domani, ulteriore occasione per le ruote veloci, che in questo Tour si sono prese molte soddisfazioni, vanificando quasi sempre le fughe di giornata. Così i califfi della velocità si sono spartiti i successi con progressioni portentose, da Cavendish a Groenewegen, con Girmay e Philipsen a partecipare alla festa. Mancano all’appello Demare e Coquard, enfant du pays che però appaiono in vistoso calo rispetto ai loro anni ruggenti.
Domani potrebbe essere la volta buona per una fuga, o almeno così sperano Bettiol, Kelderman e altri ciclisti passisti ansiosi di prendersi una soddisfazione in questo Giro di Francia.
Come sempre poi saranno Alpi e Pirenei a fornire i verdetti, quelli pesanti. Pogacar molto favorito, ma il suo avversario danese non è tipo da arrendersi senza lottare.