Adunanza aperta alla cittadinanza per quanto riguarda la seduta di consiglio comunale sulla mobilità sostenibile e sul Bus Rapid Transit. Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli ha chiesto questa formula al presidente dell’aula Massimiliano Tagliaferri, “in ragione dell’importanza sociale e politica dell’argomento”. Per questo il 31 luglio alle ore 10.30 nell’aula di Palazzo Munari potranno partecipare (e soprattutto intervenire) tutti. Presenti i progettisti. Sul piano politico l’obiettivo di Mastrangeli è chiaro: alzare la posta sul piano della contrapposizione con i 9 esponenti che hanno firmato la richiesta di autoconvocazione. In particolar modo con i 5 eletti nella maggioranza: Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia (Forza Italia), Anselmo Pizzutelli e Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli), Giovanni Bortone (Lega). Inevitabilmente si andrà allo scontro verbale, visto che favorevoli e contrari al Brt saranno tutti determinati a non effettuare passi indietro. A livello operativo difficile che possa succedere qualcosa, perché se anche venisse messa in votazione una proposta di delibera o una mozione, la stessa dovrebbe poi essere considerata sul piano tecnico.
La lunghissima verifica d’estate e l’infinita crisi latente all’interno della maggioranza si concluderanno esattamente come erano iniziata: con 5 consiglieri “malpancisti” che si limiteranno all’appoggio esterno e con 17 che andranno avanti a sostenere l’Amministrazione. Nel frattempo Mastrangeli (che ha trattenuto ad interim le deleghe di un altro assessorato) potrà avere margini di manovra per eventuali intese. Perfino con esponenti delle opposizioni. Comunque l’adunanza aperta alla cittadinanza in consiglio comunale radicalizza il dibattito. Probabile che la maggioranza decida di aggiornare a settembre la resa dei conti definitiva sulla verifica politica.
Forza Italia non si ferma
Ieri il segretario provinciale Rossella Chiusaroli ha reso noto il commissariamento del circolo degli “azzurri” di Ceccano. Via Giuseppe Santodonato: a guidare FI sarà Tonino Aversa. Quali potranno essere i riflessi sul piano delle alleanze della maggioranza lo vedremo presto. Intanto però si capisce bene che nel partito sono in atto cambiamenti non di poco conto a livello provinciale. Tonino Aversa al posto di Giuseppe Santodonato è un’operazione voluta Rossella Chiusaroli e Gianluca Quadrini. Con la “benedizione” di Claudio Fazzone. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano Daniele Natalia e Adriano Piacentini. Anche se quest’ultimo, da assessore di Frosinone, è in una posizione non proprio semplice. Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo potranno garantire al massimo l’appoggio esterno alla giunta Mastrangeli. Dunque Piacentini dovrebbe dimettersi, ma non lo farà. Vedremo se il sindaco lo considererà un tecnico esterno di sua fiducia oppure se verrà sorretto da altri esponenti. In ogni caso a Frosinone, prima ancora che a Ceccano, c’era stato un ribaltamento di prospettiva. Sia Adriano Piacentini che Cinzia Fabrizi (entrambi eletti con FI nel 2022) sono stati messi in discussione. Il gruppo adesso è formato da Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo. La linea di Fazzone è abbastanza netta: Forza Italia sta alzando la ovunque. Da Frosinone a Viterbo, passando per Civitavecchia e arrivando alla Regione Lazio. Quanto questo modello sia lo stesso immaginato da Marina e Pier Silvio Berlusconi per il new deal di FI andrà verificato. Intanto però diversi schemi sono saltati.
Il fronte di Alatri
Il sindaco Maurizio Cianfrocca non sembra curarsi molto delle posizioni e delle indicazioni di Fratelli d’Italia. Inoltre da moltissimo tempo all’interno della maggioranza ci sono problemi. A stretto giro di posta si capirà meglio come stanno le cose in sede di consiglio comunale. Una domanda però c’è: per quale motivo le istanze del primo partito della coalizione (in Italia, nella Regione e in Provincia) vengono liquidate con un’alzata di spalle? Come dovrebbe reagire Fratelli d’Italia ad atteggiamenti che evidenziano costantemente chiusure di tipo politico e amministrativo? Mai c’è un accenno ad ipotesi di confronto o di mediazione. Così niente e nessuno andrà molto lontano. Specialmente la consiliatura.