La montagna partorirà il classico topolino. Entro pochi giorni si arriverà ad un accordo di massima per il riequilibrio dei rapporti di forza dentro la maggioranza che guida la Regione Lazio. I pontieri hanno tessuto una fragile tregua che ha consentito di votare l’assestamento di bilancio e alcuni debiti della precedente gestione delle Asl mettendo al sicuro gli impegni con il Ministero delle Finanze.
IL PUNTO
Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha incontrato ieri all’ora di pranzo, l’esponente e coordinatore regionale del Lazio di Forza Italia, Claudio Fazzone, e il segretario del Lazio di FdI Paolo Trancassini. La discussione su un eventuale rimpasto infatti è posticipata al rientro dalle vacanze estive. Intanto però la richiesta fatta e ottenuta da Forza Italia è anche quella di una maggiore collegialità nelle decisioni politiche ed esecutive.
Lo strappo degli azzurri si è verificato il 24 luglio. FI non si è presentata in Aula, facendo mancare, forti dei loro 7 consiglieri più uno, di Noi Moderati, il numero legale. Il giorno dopo, i due assessori di Forza Italia hanno disertato la Giunta ma qui senza effetti sul numero legale. Forza Italia, forte del buon risultato delle europee con il quale ha scavalcato la Lega, e dell’aumento dei suoi rappresentanti al Consiglio regionale, passati da 3 a 7, mentre la Lega è scesa da 3 a 1 solo eletto, ha chiesto maggiore ‘peso’ in Giunta. FI e Lega hanno entrambi due assessori ma, appunto, con una rappresentanza d’aula (7+1 gli azzurri, 1 solo la Lega) stravolta dagli ingressi nel gruppo di FI di due fuoriusciti leghisti e due dei 5stelle.
LA SOLUZIONE
Il vertice fra il presidente della Giunta, Francesco Rocca, e i segretari regionali dei partiti, sembra aver portato ad un’intesa al ribasso per tutti. Il punto di mediazione garantisce comunque una maggiore collegialità nelle decisioni. Si parte con una redistribuzione dei ruoli in Giunta. Maggiori poteri e deleghe agli assessori di Forza Italia, che avranno in più Urbanistica, Cultura e Sport. Ma nessun assessore in più. Altro tassello strategico, l’incarico di segretario generale del Consiglio regionale del Lazio, che dovrebbe tornare alla latinense Cinzia Felci, ben vista soprattutto dagli azzurri. Inoltre FI potrà strappare posti di rilievo nelle società collegate. Scontata la presidenza di Lazio Disco per Simone Foglio, oggi nello staff dell’assessore Luisa Regimenti (FI), con la quale realizzerebbe una sorta di ponte fra la delega all’Università e la società regionale per il Diritto allo Studio.
Praticabile la strada che porta in quota FI alla guida dell’Ater della provincia di Roma. Ma non ci saranno compensazioni su Astral e Cotral. In quest’ultima azienda non andrà Pino Simeone, che pure avrebbe probabilmente meritato un ruolo di maggior prestigio. Il manager di Ferrovie dello Stato, Manolo Cipolla resta in pole position.
Per l’autunno si potrebbe riaprire il discorso dei sottosegretari. La soluzione potrebbe essere trovata con la creazione, sul modello della Regione Lombardia, della figura dei sottosegretari che sarebbero almeno 3 e potrebbero pareggiare così i conti.