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D’Amato riscrive la storia, Rossetti e Bacosi oro nello skeet di coppia

Roberto Mercaldo
Esposito completa il trionfo delle “fate” azzurre alla trave conquistando il bronzo
Agosto 6, 2024

Nell’Olimpo. Con grazia, determinazione e con la leggerezza di una farfalla. Alice D’Amato, seconda nella prova a squadre e quarta nel concorso individuale, ha messo la ciliegina (e che ciliegina) sulla torta della sua grandezza, andando a prendersi l’oro alla trave. Avrebbe firmato per un bronzo, probabilmente, ma la pulizia e la tecnica del suo esercizio hanno prodotto un punteggio di 14,366 che ha rappresentato un condizionamento persino per la grandissima Biles. E così il sogno d’oro si è tradotto in realtà per la ventunenne delle Fiamme Oro, che ha vinto per sé e per la gemella Asia, costretta a tornare a Brescia, sede degli allenamenti del gruppo azzurro, da un infortunio patito agli Europei.
A completare una giornata davvero storica per lo sport italiano ci ha pensato la diciassettenne Manila Esposito, che ha vinto il bronzo, confermandosi tra le stelle di questa disciplina a dispetto della sua giovane età.
In un’altra disciplina, nello skeet di coppia, c’erano enormi attese in casa Italia. Due campioni assoluti, Gabriele Rossetti e Diana Bacosi, insieme in una gara giovane, contro una concorrenza agguerrita, con la coppia americana principale antagonista. Ed è andata proprio come nelle previsioni della vigilia. Smith e Hancock hanno dato battaglia fino in fondo, ma l’implacabile Rossetti e la determinata Bacosi non hanno concesso chance. E proprio Diana, con un 4 su 4 ai piattelli conclusivi, ha messo il suggello alla conquista azzurra.
Siamo così a nove medaglie d’oro. Ne manca solo una per eguagliare Tokyo, mentre negli argenti abbiamo già raggiunto le 10 della precedente edizione.
Il saldo è negativo se poniamo attenzione ai bronzi, che in Giappone furono addirittura 20, ma a Parigi stiamo facendo, nostro malgrado, collezione di quarti posti.

GRANDISSIMA NADIA BATTOCLETTI, VALZER DI UNA MEDAGLIA

E tra i quarti posti ce n’è uno che vale davvero tanto, perché è arrivato dalla gara dei 5000 metri, di regola regno esclusivo delle mezzofondiste africane. Nadia Battocletti, la nostra meravigliosa gazzella figlia d’arte ha battagliato con un coraggio leonino su ritmi molto elevati e al traguardo ha fatto segnare il nuovo record italiano.
Solo le formidabili keniane Chebet e Kipyegon e l’etiope d’Olanda Hassan sono riuscite a precedere la trentina. A fine gara, la notizia della squalifica della keniana seconda classificata ha regalato un bronzo effimero a Nadia, privata poi della medaglia dal ricorso keniano.
In mattinata un Sibilio meno brillante di quanto ci si potesse attendere ha acciuffato la semifinale grazie ai tempi di ripescaggio. E nell’omologa gara femminile Ayomide Folorunso ha vinto la sua batteria di recupero, a dispetto degli impacci di un finale tutto in salita.
Bravissime Bruni e Molinarolo nell’asta: le rivedremo domani sera in finale
Nel pomeriggio promossi, e con buoni tempi, due duecentisti su tre: Desalu e Tortu, campioni olimpici della staffetta, hanno corso al di sotto dei 20”30.
La giornata di ieri è stata a un passo dal regalarci una grande amarezza, ma per fortuna i ragazzi del volley hanno più vite dei gatti e sono usciti indenni dal crash test contro il terribile Giappone.
Perso il primo, Michieletto e compagni sembravano sul punto di riequilibrare il confronto, quando le incredibili difese del libero giapponese hanno prodotto un sorpasso davvero inatteso, raddoppiando il vantaggio nipponico. È iniziato così un terzo set da incubo, con i nostri palesemente in confusione e i ragazzi del Sol Levante ormai esaltati oltre le loro normali velocità di crociera.
Si è arrivati al 24-21, con tre match ball per i giapponesi. E qui Giannelli e compagni hanno prodotto un autentico miracolo: cambio palla, muro punto ed ace del capitano. Orientali increduli e l’Italia cavalca l’onda fino al 27/25.
Incubo dissolto? Manco per sogno, perché i giapponesi nel quarto parziale vanno sotto, ma hanno il merito d’impedire all’Italia di dilagare. Restano lì, sotto di due o tre punti senza mollare. E a fine set tornano in parità, salvo poi arrendersi 26-24.
Nel quinto set sono i giapponesi a partire meglio (8-6), ma l’Italia non può e non vuole vanificare l’epica rimonta. Beneficia di un primo match ball ma se lo fa cancellare e deve annullarne un quarto ai giapponesi prima di esplodere nella gioia di una rimonta romanzesca.
Avremo la Francia, vittoriosa anch’essa al quinto, dopo aver perso i primi due set contro la Germania.
Nella pallanuoto maschile prima caduta per il settebello: a infliggergli il ko la Grecia, vittoriosa 9-8.

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