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Ti rimando a… settembre. I riti agostani della politica

Massimo Pizzuti
Regione Lazio: prima dell’autunno Forza Italia vorrà risposte vere, Trancassini al lavoro per trovare un assetto operativo. Al Comune di Frosinone c’è spazio per la fantapolitica: secondo alcune “voci” Nicola Ottaviani vorrebbe ricandidarsi a sindaco di Frosinone, specialmente se nel centrosinistra scendesse in campo Francesco De Angelis. In realtà l’ipotesi è destinata a non andare da nessuna parte. Il centrodestra è cambiato e le carte le dà Fratelli d’Italia.
Agosto 8, 2024

Ormai se ne riparla a settembre. Come tutti gli anni quando si avvicina il Ferragosto. Come se a distanza di quindici giorni un colpo di bacchetta magica potesse rimettere tutto a posto, accorciando le distanze, superando le contrapposizioni, cancellando i rancori e trovando le soluzioni. Ma la politica ha bisogno dei suoi riti e perfino delle scaramanzie.
In realtà a settembre alcuni nodi verranno al pettine. Per esempio alla Regione: Forza Italia si aspetta delle risposte: sul metodo di lavoro (più concertazione preventiva, specialmente in materia di sanità), assessorati più pesanti come deleghe e forse perfino come numeri, rivisitazione sostanziale dei rapporti in maggioranza dopo il mutamento degli equilibri. La tregua armata dei giorni scorsi durerà poco. Il leader regionale degli “azzurri” Claudio Fazzone è determinato ad andare avanti e ha il sostegno del segretario nazionale Antonio Tajani. Impegnato a trovare un assetto operativo e credibile è soprattutto il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, onorevole Paolo Trancassini. Ma non sarà facile.
Al Comune di Frosinone, intanto, dopo un luglio senza un attimo di tregua, si continua con le schermaglie a distanza sul percorso del Bus Rapid Transit.
E c’è spazio per gli immancabili scenari agostani. Fantapolitica? Sicuramente sì, ma fino ad un certo punto. Intanto perché sono indicativi di alcuni importanti ragionamenti che si stanno effettivamente sviluppando. In secondo luogo perché legati a presupposti veri e attuali.
Secondo alcuni il deputato della Lega Nicola Ottaviani starebbe pensando alla ricandidatura a sindaco, sia che questa consiliatura arrivi alla scadenza naturale (2027), sia che invece alle urne si vada prima. Soprattutto se si dovesse concretizzare una situazione: la discesa in campo, nel centrosinistra, del presidente regionale del Pd Francesco De Angelis. In questo modo Ottaviani cercherebbe di radicalizzare lo scontro politico tra destra e sinistra. In realtà le possibilità che Ottaviani indossi nuovamente la fascia tricolore di primo cittadino del capoluogo sono prossime… all’inesistenza. Vero è che difficilmente potrà nuovamente concorrere per uno scranno parlamentare, perché la Lega continua ad indietreggiare sia nei consensi reali che nei sondaggi. Di conseguenza le candidature eleggibili saranno destinate a scendere. Inoltre il leader del Carroccio nel Lazio, Claudio Durigon, non è esattamente sintonizzato sulle lunghezze d’onda di Ottaviani, specialmente dopo la sconfitta di Mario Abbruzzese alle europee. Però non è un caso che questa “voce” sia tornata a circolare adesso. Non è un caso perché al Comune di Frosinone, sia sulla vicenda della mobilità urbana e del Brt, sia sugli assetti della giunta sono emersi due aspetti significativi. Il primo è che tornato a saldarsi l’asse tra Nicola Ottaviani, Riccardo Mastrangeli, Adriano Piacentini e Massimiliano Tagliaferri. Per difendere l’assessorato di Piacentini ma anche per blindare la rappresentanza in giunta della Lista Ottaviani nonostante abbia perso due consiglieri (e nessuno ne parla). Senza considerare che il gruppo della Lega conta il solo Dino Iannarilli, anche se Giovanni Bortone (nel gruppo di Anselmo Pizzutelli) continua a definirsi capogruppo. Ottaviani, Mastrangeli, Piacentini e Tagliaferri hanno capito perfettamente che il vento è cambiato, anche nel centrodestra. E che quindi la prossima volta non potranno ripetere l’operazione del 2022: primarie e centrodestra unito grazie al senso di responsabilità di Fratelli d’Italia. Dunque, è fondamentale “resistere” nelle attuali posizioni. Il senso politico dell’operazione è questo. Adriano Piacentini ha conservato le deleghe al bilancio e ai tributi, me ne ha perse sei. Tra le quali affari generali e personale.
Fabio Tagliaferri (portavoce di Fratelli d’Italia nel capoluogo) e Antonio Scaccia (leader della Lista per Frosinone) hanno saputo tenere il punto. Certamente quando si tornerà alle urne, Nicola Ottaviani proverà a tenere ancora una volta Antonio Scaccia dalla sua parte, ma il vicesindaco da tempo dà l’impressione di voler giocare in proprio. Vedremo presto se le deleghe perse da Piacentini saranno redistribuite in ottica Fratelli d’Italia e Lista per Frosinone. Quello sarà un segnale.
Tornando alle “voci” di una futura candidatura a sindaco di Nicola Ottaviani, quasi tutte le condizioni che hanno contraddistinto i suoi due mandati sono venute meno. Il centrodestra è cambiato e adesso a dare le carte è Fratelli d’Italia. Inoltre sia la Lista Ottaviani che la Lista Mastrangeli sono franate. Elementi da tenere nella massima considerazione.
Quanto ad una candidatura a sindaco di Francesco De Angelis nel centrosinistra, sono ormai mesi che circola. Il presidente regionale del Pd ha in mente uno schema di coalizione ampia e civica, cercando di togliere “pezzi” importanti al centrodestra. Per questo motivo guarda con interesse all’azione che stanno portando avanti Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e Giovanni Bortone. Nel 2022 Domenico Marzi è comunque arrivato al ballottaggio, pur essendo stato catapultato nell’arena politica all’ultimo istante utile e alla guida di un’alleanza non amalgamata. Ma che comunque ha avuto risultati: Pd primo partito della città, Lista Marzi, Polo Civico e Lista Marini in grado di portare in aula 7 consiglieri.
Francesco De Angelis in realtà sta riflettendo bene su un simile scenario. Se dovesse decidere di candidarsi a sindaco, non lo farebbe certo per partecipare.

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