E’ lite tra Ignazio Marino e Roberto Gualtieri. L’ex sindaco ha criticato la gestione del governo cittadino, esprimendo forti critiche riguardanti la programmazione dei trasporti, delle partecipate e del controverso progetto del termovalorizzatore. Marino ha descritto la situazione dei trasporti romani come critica, lamentando la mancanza di programmazione: “Metro, tram, tutto chiuso perché non si fa programmazione”. Queste parole arrivano in un momento in cui i cittadini stanno affrontando disagi significativi a causa della limitata operatività dei mezzi pubblici. Secondo l’ex sindaco, questo tipo di inefficienza è frutto di una gestione che teme le ripercussioni elettorali, affermando che “la politica difende le sue clientele”, alludendo alla paura degli amministratori di affrontare un’eventuale perdita di consenso tra i lavoratori delle partecipate.
Ha anche messo in discussione il piano di Atac per ridurre le assenze del personale, considerandolo insufficiente rispetto a quanto era stato realizzato durante il suo mandato. “Quando ero in carica ho richiesto il timbro del cartellino per gli autisti, a differenza di ciò che stanno tentando ora”, ha commentato. Inoltre, l’ex sindaco ha ribadito il suo netto rifiuto riguardo il progetto del termovalorizzatore, sostenendo che “non lo dico solo io, ma la chimica e la matematica” indicano come sia un errore strategico, contribuendo a delineare un quadro di bocciature totali dell’amministrazione Gualtieri.
CATARCI REPLICA ALL’EX SINDACO
In risposta alle critiche di Marino, l’assessore Andrea Catarci ha preso le difese del sindaco Gualtieri, evidenziando le differenze tra le precedenti amministrazioni guidate da Marino, Gianni Alemanno e Virginia Raggi. Secondo Catarci, tutti e tre hanno portato a “risultati similari”, acutizzando problemi già esistenti in materia di trasporti, rifiuti ed economia, nonostante ogni amministrazione fosse diversa nei metodi. “La sfida è trasformare Roma in modo olistico. Riconosciamo le sfide, ma il nostro obiettivo è mantenere un dialogo costruttivo”, ha dichiarato. Catarci ha anche criticato Marino per la sua visione esterna, sottolineando che il suo punto di vista sulla situazione di Roma risulta ridotto e disinformato, limitato a brevi visite e senza una cognizione reale della realtà cittadina. L’assessore ha messo in luce le diverse opere pubbliche e i miglioramenti in corso, adducendo tali esempi come il segnale di un’amministrazione attiva. Inoltre, ha accusato Marino di avere una “furia privatizzatrice” per quanto riguarda diversi servizi pubblici, sostenendo che un’incapacità di riconoscere le problematiche reali limita l’efficacia del dibattito politico.