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Sinner sfida Medvedev nella finale anticipata mentre il ko di Zverev genera una semi stelle e strisce

Roberto Mercaldo
Settembre 4, 2024

Ci sarà un americano nella finale dell’Us Open 2024: il verdetto dei primi due quarti è andato nella direzione sperata dai tifosi stelle e strisce, con i successi di Fritz su Zverev e Tiafoe su Dimitrov.
Il tedesco di origini russe comincia a temere seriamente di non riuscire a vergare col successo in un major una carriera comunque importante. Può in parte consolarsi con il secondo posto nel ranking, che diverrà ufficiale al termine della rassegna statunitense, ma certamente il tabellone gli offriva una grande opportunità di arrivare all’ultimo atto, come del resto gli accadde nel 2020 proprio negli Usa e nel 2024 a Parigi. A sbarrargli la strada è stato un Taylor Fritz in gran spolvero, per la prima volta approdato alla semifinale di un torneo dello slam. Aggressivo e con buone percentuali di prime, il ventisettenne di San Diego ha sorpreso uno Zverev che per suo conto è parso meno lucido del solito nelle scelte e precipitoso oltre il lecito in alcuni colpi da fondo.
Il match si è chiuso in quattro set, con Fritz che ha dato fin dall’avvio la sensazione di poter prevalere, a dispetto del pronostico iniziale, favorevole al suo avversario.
Ha vinto in quattro, ma il quarto nemmeno si è concluso, anche l’altro statunitense in campo nella nottata italiana, l’estroso e potente Tiafoe. Opposto al talentuoso e mai troppo vincente Dimitrov, Frances ha vinto con merito il primo set, cedendo al tiebreak il secondo. Nella fase finale di un terzo parziale sostanzialmente controllato dal tennista di Yattsville, il bulgaro ha subìto un danno muscolare alla gamba sinistra e da lì è iniziato un match tale solo per le statistiche, perché con grande coraggio Grigor ha provato ad opporsi “da fermo”, col solo supporto del suo braccio fatato: quattro o cinque game di un inno alla speranza che non è arrivato oltre il cielo dell’illusione. E poi Frances si è preso il suo applauso con faccia contrita e senza i saltelli del vincitore di un quarto major; ma non è stata certo colpa sua se Grigor il virtuoso è stato ancora una volta tradito dal suo motore troppo spesso balbettante.
Nel tabellone femminile la tigre di Minsk, Aryna Sabalenka, ha travolto i 21 anni di grazia ed estro tennistico che i più chiamano Qinwen Zheng. Arriveranno per lei altre finali, dopo quella conquistata agli Open d’Australia di quest’anno, ma prima la ragazza di Shiyan dovrà munirsi di un arsenale che le consenta di contrastare i missili della bielorussa, senza dubbio grande favorita del torneo, persino davanti a quella Iga Swiatek che è saldamente la numero uno del seeding ma che sul cemento appare al momento un po’ meno performante di Aryna. Per la polacca peraltro ci sarà un ostacolo di tutto rilievo da superare nella notte italiana, perché Jessica Pegula non si presenterà in campo in versione dimessa, ma con tutte le intenzioni di operare uno “scacco alla regina”.
Intanto a tenere alta la bandiera americana ci ha pensato la miliardaria tennista, Emma Navarro, che ha battuto in due set la spagnola Badosa, arenatasi incredibilmente sul 5-1 in suo favore del secondo.
Sono appena scese in campo per l’altro quarto di finale Karolina Muchova e Beatriz Haddad Maia, in un match che la ceca potrebbe portare a casa, almeno stando alle indicazioni dei match precedenti.
Il clou del programma odierno, che proporrà anche il suggestivo confronto tra Draper e De Minaur, sarà però il match, che molti hanno definito non certo senza cognizione di causa una finale anticipata, tra Jannik Sinner e Daniil Medvedev.
Intorno alle 3 della notte italiana per la tredicesima volta saranno di fronte il “Dolomiti Kid” e il russo dal sorriso sghembo. Una serie di match tutti in favore del moscovita agli albori della carriera di Jannik, poi cinque sfide vinte dall’italiano, prima del quarto di finale di Wimbledon, con Sinner a gestire una situazione fisica deficitaria e l’avversario pronto ad approfittarne.
E sarà di nuovo un quarto di finale di major a vederli l’un contro l’altro di racchetta armati. Sul cemento Jannik in giornata di grazia non può temere alcun avversario come il 31-2 del 2024 testimonia più di ogni altra analisi tecnico tattica. Però Medvedev è avversario forte e furbo e sicuramente potrebbe approfittare di ogni titubanza, fisica o psicologica, del numero uno del mondo.
Tanti italiani seguiranno in diretta Tv questo confronto, che è il terzo stagionale nei major, perché i due si fronteggiarono anche nella finale australiana, con Sinner che seppe rimontare due set di ritardo e vincere al quinto.

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