Il moscovita dal sorriso triste ha dovuto ammainar bandiera, non senza averci provato con tutte le sue forze.
Daniil Medvedev aveva sconfitto Jannik Sinner a Wimbledon, al termine di un match strano e di una giornata in cui l’altoatesino non era al meglio. Nei due precedenti stagionali sul cemento invece, Jannik aveva prevalso, in cinque set nella finale australiana e in modo quasi imbarazzante per l’avversario a Miami: tre game e tanta frustrazione, gridata al proprio angolo in modo esplicito.
Il quarto confronto del 2024 ha aggiunto un capitolo avvincente alla saga Sinner-Medvedev, col numero uno del mondo partito a razzo e l’altro quasi svogliato, poco centrato nei colpi.
Quando già si pensava a un Miami bis, Medvedev si è però ribellato al proprio destino e ha iniziato a tessere la sua trama di colpi da fondo, trovando in Jannik un involontario complice. Qualche smorzata di troppo del nostro e qualche piccola titubanza anche da fondo hanno fatto sì che i cinque game ai vantaggi premiassero tutti Medvedev. E allora? Allora 6/1 e match di nuovo in equilibrio. Per poco, però, perché il rosso della Val Pusteria ha subito rotto gli indugi nel terzo set, variando in modo incisivo, ritrovando un buon apporto dalle prime, con 4 ace nei primi due turni di servizio e arrivando ad avere tre palle per un 6/0 che Daniil ha evitato solo grazie a un sussulto di orgoglio.
Nel quarto set un solo break, condotto però fino in fondo, a dispetto del tentativo generoso e quasi feroce operato dal russo.
Jannik sicuro di sé, tranquillo, quasi serafico dopo la grande e vittoriosa battaglia.
In semi troverà Jack Draper, il bombardiere di Sutton, che si è sbarazzato in tre set anche di un acciaccato Alex De Minaur. Per l’inglese, coetaneo di Sinner e suo compagno di doppio, è la prima semifinale major della carriera e arriva a coronamento di un torneo giocato su ritmi impressionanti.
La sfida con Sinner dovrà fornire ulteriori indicazioni sulla competitività del 23enne inglese ai massimi livelli. Ovvio che Jannik parta largamente favorito nel pronostico. Dall’altra parte del tabellone il derby Fritz- Tiafoe chiarirà chi possieda le migliori credenziali e designerà l’aspirante al trono.
E a proposito di trono, è caduta fragorosamente nel torneo femminile Iga Swiatek, colpita e affondata da una Jessica Pegula sempre più performante e determinata.
In semi sarà sfida Usa-Rep. Ceca perché Carolina Muchova ha disposto piuttosto agevolmente della brasiliana Haddad Maia, forse già soddisfatta dell’approdo ai quarti e apparsa perciò un po’ svuotata. Fuochi d’artificio dall’una italiana, con la sfida tra Navarro e Sabalenka.
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