Si avvicina la seconda gara esterna della stagione per il Frosinone di Vincenzo Vivarini. La classifica dei canarini dopo quattro turni, di cui tre casalinghi, non è certo entusiasmante e per questo far risultato è più che mai una priorità. Ne è consapevole il trainer giallazzurro, che però esige anche di vedere progressi sul piano del gioco.
La conta dei disponibili, come in ogni gara, è la premessa per saperne di più sull’undici che sfiderà le rondinelle lombarde. La prima curiosità riguarda i giocatori di ritorno dalle rispettive nazionali e Vivarini fornisce la situazione nel dettaglio, considerando recuperabili e pienamente utilizzabili i due gemelli gaboniani Oyono e anche Ambrosino e Darboe. Qualche problema in più per Kvernadze, che è arrivato più stanco ed ha dovuto saltare un allenamento. Procede invece in modo ottimale l’inserimento nel gruppo dei nuovi arrivati Partipilo e Tsadjout. Problemino muscolare di poco conto per Bettella, che comunque ne sconsiglierà l’impiego al Rigamonti. Altro assente Ghedjemis, che ha chiesto ed ottenuto un permesso per motivi familiari.
Chi per certo sarà assente è Chichella, squalificato, e per sostituirlo Vivarini dovrà valutare se scegliere un omologo o apportare una modifica allo schema. Dipenderà anche dalle condizioni degli uomini che al momento sono i papabili per il discorso della sostituzione. In questa fase della stagione le scelte del tecnico di Ari non possono certo prescindere dalla condizione atletica e dall’acquisizione più o meno marcata dei suoi dettami di gioco.
Importante anche il lavoro sull’aspetto mentale, specie in considerazione dei punti sfuggiti proprio nelle battute conclusive di due delle quattro gare consegnate agli archivi. “Dobbiamo lavorare molto sulla prestazione e sul gioco corale che presto dovranno essere le nostre peculiarità. Ovvio che nelle prime gare ci si sia affidati anche a giocate individuali, perché eravamo ancora nella fase embrionale”.
A La Spezia fu una buona prova, paradossalmente non premiata dal risultato. Si contenterebbe Vivarini di ripeterla? “Sul piano del gioco fu certamente una prova convincente perché lavorammo bene su tanti aspetti del gioco, ma credo che ora si sia in una fase più matura e pertanto pretendo di vedere dei progressi rispetto a quel match, che mi deluse un po’ solo per l’atteggiamento nella seconda frazione, quando la squadra più o meno consapevolmente si contrasse a difesa del risultato senza andare a caccia del gol che avrebbe chiuso il match. Questo è un errore che non dobbiamo ripetere”.
C’è una squadra che secondo Vivarini ha già dato un segno tangibile di quel che potrà fare in questo campionato? “Mi piace molto la Juve Stabia, che al pari del Mantova sta mostrando qualità che forse non tutti alla vigilia le riconoscevano. E’ chiaro che poi alcune squadre importanti troveranno l’assetto ideale e verranno fuori, comunque la Juve Stabia dobbiamo tenerla presente. Noi siamo stati bravi a limitarne alcune qualità, ma sarà un osso duro per tutti”.
Cosa ha dato al Frosinone questa sosta? “Maturità e consapevolezza dei nostri mezzi. Abbiamo lavorato bene e con serenità”.