La stagione trionfale di Jannik Sinner si sta arricchendo di numeri davvero strabilianti. Il record di 55 successi su 60 partite disputate, con il 91% abbondante di vittorie, è forse il più eclatante, ma ce ne sono anche altri, parimenti significativi.
Un dato importante è certamente quello di aver raggiunto almeno i quarti di finale in tutti i tornei disputati. Nel 2024 Jannik ha tenuto a bada i rischi di un’eliminazione precoce, che anche i top five talvolta corrono. I titoli vinti sono stati finora sei: Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle, Cincinnati e Us Open, su altrettante finali disputate.
Una statistica curiosa ed intrigante è senza dubbio quella delle settimane da numero uno: da quando, nella seconda settimana del Roland Garros, Sinner è passato in testa al ranking ATP, non ha più mollato il bastone del comando. Era il 10 giugno di quest’anno e da allora sono passate 15 settimane, con il vantaggio che è progressivamente aumentato, fino a diventare davvero importante. Oggi l’altoatesino può vantare oltre 4000 punti di vantaggio sul secondo, che è Alexander Zverev. E’ vero che a breve dovrà difendere i 500 punti della vittoria di Pechino, ma resta un margine di tutta sicurezza, che porta ad ipotizzare che, salvo terremoti, Jannik concluderà l’anno al primo posto e entrerà anche nella classifica dei tennisti con il maggior numero di settimane consecutive da numero 1. In questa graduatoria comanda Roger Federer, che mantenne le insegne del comando per 237 settimane di fila, praticamente quasi per cinque anni, dal 2 febbraio 2004 al 17 agosto 2008, quando fu spodestato da Rafa Nadal. Al secondo posto c’è Connors, con 160 settimane di fila, dal 29 luglio 1974 al 22 agosto 1977; terza moneta per Ivan Lendl, primo per 157 settimane consecutive, dal 9 settembre 1985 all’11 settembre 1988. Per Novak Djokovic solo il quarto posto, ma con tante serie messe a segno, la più lunga delle quali è durata 122 settimane, dal 7 luglio 2014 al 6 novembre 2016.
Ma torniamo alla classifica assoluta, quella che tiene conto di tutte le settimane da numero uno, senza badare al requisito della consecutività. Comanda, e con un margine di tutto rilievo, Novak Djokovic, che in teoria potrebbe ulteriormente ritoccare il suo record di 428 settimane, sebbene al momento appaia arduo ipotizzare una sua nuova scalata al vertice, anche e soprattutto perché il serbo gioca un numero di tornei sempre più decrescente da qualche anno a questa parte. Secondo posto per Roger Federer e terza moneta per Pete Sampras. Lendl e Connors in questa graduatoria sono “soltanto” quarto e quinto, mentre Sinner è diciannovesimo ma già lunedì prossimo avrà certezza matematica di agganciare Daniil Medvedev. Anche Wilander sarà certamente superato da Jannik, mentre per agguantare Alcaraz dovrà resistere in vetta anche nei primi mesi del 2025. Anche Nastase, Murray e Kuerten potrebbero essere obiettivi a medio termine, mentre dal dodicesimo posto di Jim Curier in su per Sinner si tratterà di avere quantomeno un po’ di pazienza in più.
1) Novak Djokovic 428; 2) Roger Federer 310; 3) Pete Sampras 286; 4) Ivan Lendl 270; 5) Jimmy Connors 268; 6) Rafael Nadal 209; 7) John McEnroe 170; 8) Bjorn Borg 109; 9) André Agassi 101; 10) Lleyton Hewitt 80; 11) Stefan Edberg 72; 12) Jim Courier 58; 13) Gustavo Kuerten 43; 14) Andy Murray 41; 15 Ilie Nastase 40; 16) Carlos Alcaraz 36; 17) Matts Wilander 20; 18) Daniil Medvedev 16; 19) Jannik Sinner 15; 20) Andy Roddick 13; 21) Boris Becker 12; 22) Marat Safin 9; 23) John Newcombe 8; 24) Juan Carlos Ferrero 8; 25) Thomas Muster 6; 26) Marcelo Rios 6; 27) Yevgeny Kafelnikov 6; 28) Carlos Moya 2; 29) Patrick Rafter 1.
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