Ecografie, ecocolodoppler, elettrocardiogrammi, Tac da effettuare con mezzo di contrasto. Da ottobre (tra pochi giorni) 8.600 prestazioni di questo tipo saranno effettuate nelle dodici strutture private accreditate con la Asl di Frosinone. Ieri Sabrina Pulvirenti, commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Locale, ha infatti siglato un importante accordo con tali strutture. Costo totale dell’operazione: mezzo milione di euro. Risultato: abbattimento delle liste di attesa. Ci sono dei momenti nei quali alla programmazione deve affiancarsi il decisionismo. Perfino un certo coraggio. La Pulvirenti ha ben chiaro cosa serve alla sanità ciociara e l’abbattimento delle liste di attesa è sicuramente una priorità da affrontare. Lo ha fatto con il pragmatismo del medico. Ma intanto nei mesi scorsi all’ospedale Spaziani sono stati effettuati interventi di eccellenza, per esempio nell’ambito della Neurochirurgia. In questo modo la mobilità passiva si sta trasformando in attiva per quanto riguarda alcuni settori della medicina. Vuol dire che in Ciociaria vengono ad operarsi, quando per decenni sono stati i residenti di questa provincia ad affrontare i cosiddetti “viaggi della speranza”. Certamente c’è ancora molto da fare, ma il trend è stato invertito. Sabrina Pulvirenti ha detto che l’accordo siglato con le strutture private va nella direzione di abbattere i tempi di attesa di esami diagnostici decisivi. “Abbiamo dimostrato – ha spiegato – che lo slogan “Insieme di può” ha una sua valenza”. Lo schema peraltro è chiaro e semplice: al centro resta la Asl (quindi la sanità pubblica), che programma e traccia la rotta. Le strutture private, però, danno un contributo fondamentale. Si chiama sinergia, un concetto troppo spesso sacrificato sull’altare di contrapposizioni ideologiche di stampo talebano. “Così rispondiamo alle esigenze dei cittadini”, ha affermato la Pulvirenti.
Il commissario straordinario è consapevole che molto c’è da fare, che la sanità locale ha bisogno di medici, di infermieri, di ausiliari, di mezzi all’altezza. Però, invece di aspettare risposte (che magari arriveranno), si sta muovendo su quelle materie dove ha una possibilità diretta di incidere. I risultati sono evidenti.
COMUNE DI FROSINONE
Al Comune capoluogo all’orizzonte c’è la seduta ordinaria del consiglio comunale. Le delibere all’ordine del giorno (13) saranno tutte approvate in seconda convocazione. Come da molti anni a questa parte. Ci sono 6 punti che riguardano altrettanti riconoscimenti di debiti fuori bilancio: una costante per il capoluogo. Ma è davvero impossibile effettuare una ricognizione completa di questa materia, specialmente quando fa riferimento a cause civili che il Comune ha in corso. L’ammontare di questa tornata di debiti fuori bilancio è di circa 80.000 euro. Una cifra che non desta problemi in un ente che ha portato a termine un Piano di risanamento di 50 milioni di euro. Però sarebbe importante avere un quadro della situazione. Non si capisce per quale motivo al Comune di Frosinone questo non può avvenire. Sul piano politico-amministrativo Riccardo Mastrangeli continua a non avere problemi. Le fibrillazioni non mancano, ma hanno una caratteristica: non sfociano mai in una crisi formale di tipo politico. Il Sindaco ha sia i numeri che le “sponde” dell’opposizione quando serve. Ci avviciniamo alla metà della consiliatura. I primi ventisette mesi sono stati caratterizzati dalla mobilità urbana: Brt, impianto di risalita, rivoluzione dei sensi unici, limiti di velocità. Adesso inizia una fase di completamento di opere pubbliche fondamentali: il taglio del nastro c’è già stato a Piazza Turriziani. Si attendono i Piloni di via De Gasperi, poi sarà la volta di Piazzale Kambo. Potrebbe essere il momento buono anche per altre scelte, per esempio riguardanti il piccolo e medio commercio e le prospettive di imprese che continuano a investire nel capoluogo. D’altronde una maggioranza di centrodestra non dovrebbe avere problemi a definire provvedimenti che vadano in tali direzioni. O no?