L’avvio della stagione dei congressi comunali è la grande notizia che si attendeva dentro Fratelli d’Italia. I mal di pancia che serpeggiano nel partito soprattutto nel pontino potranno così avere uno ‘sfogo’ più sensato con l’inizio della competizione interna per la guida di tanti circoli cittadini. Dal premier Giorgia Meloni è partita l’indicazione che in tanti aspettavano.
LA SCELTA
“In un’epoca nella quale il consenso si basa sulla comunicazione, sugli slogan e sulla forza del leader, la grande tentazione di molti è quella di rinunciare ad avere un partito “pesante” e di considerare la struttura di partito come qualcosa di macchinoso, costoso e foriero di problemi. Noi abbiamo fatto un’altra scelta, e la rivendichiamo. Siamo un partito che è rimasto con i piedi per terra, che non si è chiuso nel Palazzo e che sta ogni giorno tra la gente”. Giorgia Meloni all’Esecutivo di FdI ha dato questa indicazione.
In continuità con l’operazione avviata proprio nell’autunno del 2023. “L’anno scorso abbiamo avviato la stagione congressuale e rinnovato la classe dirigente provinciale. Alcuni unitari, alcuni di confronto, ma tutti si sono svolti in un clima di grande civiltà e coesione interna. Quest’anno propongo di svolgere i congressi comunali e municipali, così da rafforzare ulteriormente il partito nel territorio e scongiurare il rischio che i dirigenti si sentano inamovibili e tendano a chiudersi per difendere rendite personali, invece che il merito”, Dal vertice di Latina è stata colta la palla al balzo. “Dopo il congresso provinciale tenutosi lo scorso anno, ora è il momento di rinnovare la classe dirigente sui territori attraverso questo percorso democratico e di confronto -ha affermato il coordinatore provinciale Nicola Calandrini- c’è grande entusiasmo per questa fase, che rappresenta un’opportunità per dare nuova linfa al partito, che continua a crescere e a radicarsi, anche grazie all’impegno costante di una classe dirigente che lavora giorno dopo giorno”.
LA PARTITA
Lo svolgimento dei congressi nelle singole realtà territoriali periferiche potrebbe dipanare non pochi nodi in relazione alle posizioni di forza all’interno degli stessi Fratelli d’Italia in vista dei prossimi appuntamenti elettorali amministrativi. Ma sarà soprattutto l’occasione per capire se i rapporti di forza interni di un anno fa si confermeranno. Calandrini si confermò nel novembre 2023 coordinatore provinciale di FdI ma Enrico Tiero è diventato l’azionista di maggioranza del partito. Nel voto è stato premiato Enrico Tiero, la cui componente è diventata largamente maggioranza relativa all’interno del partito con il 45% degli eletti. Anche con la prossima sfida interna conteranno le tessere, che solitamente sono detenute da chi ha i voti sul territorio. Ed infatti contemporaneamente si terrà la campagna per il tesseramento di FdI.
Si dovrà anche capire nei congressi comunali quale sarà l’effettivo peso delle correnti storiche della destra, che non riescono più a rappresentare una maggioranza in FdI. Un anno fa in concomitanza con l’elezione del presidente provinciale di FdI si era andati al voto dei due terzi del coordinamento. Un terzo dei componenti, come previsto dallo Statuto, è stato nominato dal presidente eletto. Per cui Latina intesa come provincia ha avuto diritto a 20 componenti per il coordinamento di cui 13 elettivi, gli altri 7 sono stati espressione della scelta di Nicola Calandrini. Adesso la prova del voto interno sui singoli Comuni rappresenterà un test interessante e che potrebbe cambiare o confermare gli equilibri venutisi a creare un anno fa.