Presentato in Campidoglio il ‘Piano per le opere pubbliche dei programmi urbanistici nelle periferie’, 100 milioni di euro (come dotazione iniziale implementabili fino a 20, come previsto dal bando di gara) per sostenere una serie interventi nei programmi urbanistici dei territori piu’ periferici di Roma. Un piano quadriennale ambizioso per riqualificare e portare tutti i servizi nelle periferie romane (“non devono piu’ esserci quartieri di serie A e quartieri di serie B”, il sogno di Gualtieri). Il Piano, che mancava da decenni, agisce in maniera coordinata su piu’ fronti: Piani di zona, Piani di recupero urbano e le cosiddette ‘Zone O’ e Toponimi (quartieri ex abusivi di Roma).
OPERE DI URBANIZZAZIONE
In particolare il Piano prevede: circa 32 milioni destinati ai Piani di zona – materia su cui Roma Capitale torna a mettere ordine dopo anni – che permetteranno di portare a termine interventi fondamentali e attesi di urbanizzazione primaria e secondaria: in alcuni quartieri, si tratta di illuminazione pubblica, marciapiedi, rete potabile, rete fognaria. Le risorse sono state ricavate dalle entrate derivate dallo sblocco delle procedure di affrancazione e trasformazione. Tra questi ci sono gli oltre 5 milioni stanziati nel Piano di Zona Trigoria IV Via Trandafilo, che saranno investiti per cabine elettriche, completamento della rete potabile, fognaria, elettrica, e illuminazione pubblica e i 4 milioni per il completamento delle opere nel Piano di Zona B44 Torresina 2, per la rete potabile, quella fognaria, i marciapiedi, l’illuminazione pubblica, le strade, e la segnaletica. Sono inoltre previste opere analoghe a Ponte Galeria per circa 5,4 milioni, Colle Fiorito per circa 4,5 milioni, Pian Saccoccia per circa 3,2 milioni, Tor Cervara per circa 4,3 milioni, Osteria del Curato per circa 3,4 milioni e Muratella per circa 1,4 milioni. Per quanto riguarda i Piani di recupero urbano, sono circa 45 milioni le risorse derivanti da Fondi ex art.11 (ex Gescal, oneri urbanizzazione) destinati alla realizzazione di opere attese da anni. Tra queste ci sono il restauro e sistemazione museale del Casale della Massima e la realizzazione di un ponte ciclopedonale e tra il quartiere Magliana e Valco San Paolo. Sono circa 23 milioni, invece, i fondi destinati alle zone ex abusive, Zone O e Toponimi, e provengono dai versamenti delle Acru (Associazioni consortili di recupero urbano) e da oneri per sanatorie dei condoni delle zone O.