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Le sinistre ‘abbaiano’ contro Latina patrimonio dell’Unesco. Rocca pronto a mettere il ‘timbro’ della Regione

Marco Battistini
Ottobre 3, 2024

Latina diventa centrale nelle dispute politiche nazionali del giorno. A Montecitorio l’ex Littoria, figlia del ventennio fascista e dell’architettura razionalista, assume il ruolo di protagonista di una risoluzione della Lega che chiede al governo di impegnarsi perché quei palazzi diventino patrimonio Unesco. La proposta, all’esame della commissione Cultura, è di Giovanna Miele nata a Latina e da tre anni nella Lega. Il testo sarà votato nei prossimi giorni (“o entro fine ottobre”, confida la deputata) ma già agita le opposizioni. Laura Boldrini del Pd si allerta contro “un tentativo di nobilitare il fascismo, per dire che ha fatto anche cose buone. Ma non ci stiamo”. Ed Elisabetta Piccolotti di Avs intravede una “fissazione della destra di governo per il Ventennio”. Quasi in contemporanea, al Senato, Latina rispunta per i suoi primi 100 anni che festeggerà nel 2032. In una conferenza stampa il centrodestra unito traccia la strada per celebrare l’anniversario della città, attuando così la legge condivisa dai tre alleati di governo e approvata definitivamente ad agosto (al Senato all’unanimità). 

GIULI DA’ IL VIA

Toccherà al successore di Gennaro Sangiuliano firmare il decreto attuativo per rendere operativa la Fondazione per il centenario (l’auspicio è tra fine anno e il 2025) che si occuperà delle “opere materiali”. E si vocifera pure dell’opera di un’orchestra internazionale. Per Nicola Caladrini, senatore di FdI e latinense, “l’obiettivo è celebrare una città che è un unicum nel panorama nazionale essendo la città più giovane d’Italia. E non limitandosi a un giorno di festeggiamenti ma con un progetto che, ricordando la sfida vinta negli anni ’20 contro le paludi e la malaria, guardi avanti”. Inevitabile l’ironia che circola nei corridoi parlamentari per un “accerchiamento” – è la battuta più ricorrente nel centrosinistra – con cui si bollano i meloniani. Stupisce un po’, all’apparenza, la mossa della Lega alla Camera. Ma riflette in realtà lo storico impegno di Claudio Durigon, altro cittadino di Latina che deve ai nonni veneti l’arrivo lì per la bonifica dell’Agro pontino. E che continua a spingere per “dare un futuro alla città”, ripete. Anche per questo la Lega respinge le accuse di nostalgia fascista. Miele quindi se la prende con gli esponenti di sinistra che “in maniera subdola e vigliacca, strumentalizzano la nostra intenzione di valorizzare un territorio con i suoi palazzi storici, che tra l’altro oggi sono anche sedi istituzionali”.

LA FONDAZIONE E IL CDA

Nessun intento o rapporto “nostalgico” con il passato, ma la volontà di “riaprire quella finestra sul mondo aperta cento anni fa con la straordinaria opera di bonifica che tutto il mondo venne a vedere”. Parola di Nicola Calandrini, senatore di Fratelli d’Italia, presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama e primo firmatario della legge – che ha raccolto un consenso trasversale in Parlamento – per la celebrazione del centenario della città di Latina, che ricorrerà nel 2032. Otto anni di iniziative, già da quest’anno, con un finanziamento del Mef pari attualmente a 8 milioni di euro: il focus sarà sulla diffusione della cultura architettonica italiana del XX secolo, valorizzazione delle città e dei borghi dell’Agro pontino, integrazione tra offerta turistica e tutela ambientale e marketing territoriale. Previste poi, tra le altre cose, borse di studio per gli istituti superiori e l’istituzione del ‘Festival delle città del Novecento’. Oltre alla possibilità, ha raccontato Calandrini, “di realizzare anche opere materiali, consentita dalla legge, per lasciare al patrimonio della città qualcosa che la rappresenti, realizzando con un archistar nazionale o internazionale un bene che possa essere un’ipoteca sul futuro dei nostri figli”. Il tutto, fondi compresi (a partire dai primi 200mila euro già stanziati) sarà gestito tramite la Fondazione Latina 2032, che coordinerà le iniziative e ne controllerà la sostenibilità, valutandone l’impatto nel tempo e promuovendo le tradizioni locali e la ricerca storica. La Fondazione – per la cui nascita si attende il decreto del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, cui spetta la vigilanza – sarà aperta a Comune, Provincia, Regione Lazio, enti e associazioni. Le prime due istituzioni hanno già manifestato interesse all’ingresso nel cda, la terza potrebbe farlo già domani, quando il presidente Francesco Rocca parteciperà al Consiglio comunale straordinario organizzato ad hoc a Latina, nel teatro comunale Gabriele D’Annunzio, proprio per celebrare l’approvazione della legge.

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