Una lista davvero lunga di interventi chirurgici, perché in questa stagione del Frosinone c’è davvero una inusuale frequenza di infortuni di una certa rilevanza.
Oggi è toccato a Distefano essere sottoposto ad intervento chirurgico alla spalla sinistra “a seguito della lesione della capsula articolare e infrazione cercine glenoideo”, come comunica la società nella specifica nota indirizzata agli organi di stampa.
L’intervento, eseguito dal professor Di Giacomo presso il Concordia Hospital di Roma, è perfettamente riuscito. Il calciatore inizierà pertanto da subito il programma riabilitativo.
Se lo scorso anno il reparto bersagliato dalla sfortuna era quello difensivo, quest’anno tocca all’attacco essere perseguitato dalla cattiva sorte. Tsadjout, Pecorino e Distefano in pochissimi giorni sono passati “sotto i ferri” e di fatto Vivarini si trova con un attacco se non da inventare, da rivisitare alla luce di queste rilevanti defezioni, sulla cui durata si saprà di più nei prossimi giorni.
Non è casuale che uno dei problemi più evidenti di questa squadra sia proprio la sterilità, e ora Ambrosino, Partipilo e magari anche il ripescato Canotto che non è punta, ma giocatore dalle spiccate caratteristiche offensive, dovranno sobbarcarsi il compito di concretizzare ciò che di buono il team riuscirà a produrre. Ovvio che serviranno anche i gol dei centrocampisti e dei difensori, ma quelli statisticamente al termine di una stagione raramente finiscono per incidere in modo determinante. Ci sono dieci giorni per riflettere, per capire cosa finora non è andato per il verso giusto, al netto di una sorte che per certo non è stata amica dei colori giallazzurri, tra gol subiti in extremis e opportunità fallite in modo clamoroso.
Dieci giorni per ritrovare o forse per trovare quell’animus pugnandi che è caratteristica precipua del campionato cadetto e che troppe volte è mancato alla squadra ciociara.
Come ha ammesso anche il responsabile dell’area tecnica Guido Angelozzi, i canarini sovente sembrano smarrirsi alla prima avversità. E nel torneo di B la voglia di rialzarsi e di restituire gli schiaffi (sia ben chiaro, in senso figurato) sono elementi imprescindibili per le fortune di un club. I rientri di Lusuardi e di Biraschi, dopo quello di Bettella, dovrebbero garantire al pacchetto arretrato un’impermeabilità e un’efficienza sicuramente rilevanti e da lì probabilmente si dovrà ripartire per provare a risalire la classifica in tempi possibilmente non troppo lunghi. Poi a gennaio si potrà intervenire con qualche ritocco ad hoc, che consenta di colmare quelle lacune strutturali che il direttore ha con molta onestà posto in evidenza. La sosta giunge probabilmente opportuna per cementare il gruppo, sulla cui coesione la società assicura non ci siano dubbi. E allora, non ci resta che… vincere.
Intanto oggi la squadra si è impegnata in una doppia seduta presso la “Città dello sport”, con una mattinata dedicata alla parte fisica, con lavori in campo e in palestra e poi un pomeriggio più propriamente calcistico, con riunione tecnica, attivazione, lavoro meccanico e partitella finale.
Frosinone, anche Distefano operato con esito soddisfacente. E ora si riparte
