C’è grande voglia di riscossa tra i giallazzurri del Frosinone, che dopo aver metabolizzato il passo falso casalingo contro la Carrarese vogliono imprimere una decisa svolta al loro torneo, sin qui deludente oltre ogni prudente aspettativa.
C’è da infrangere un tabù casalingo che è davvero in controtendenza con il passato recente e anche con la storia di un club che i propri tesoretti li ha sempre accantonati tra le mura amiche. Prima però ci sarà un nuovo esame trasferta, sul campo di una Reggiana che in classifica precede di tre lunghezze i ragazzi di Vivarini. Vincere in Emilia varrebbe l’aggancio, ma soprattutto consentirebbe di recuperare una minima parte di quelle certezze sbriciolate al cospetto di un avvio desolante.
E’ difficile dire al momento cosa abbia funzionato nel Frosinone di queste prime giornate: certamente non l’attacco, che ha segnato con il contagocce ed ha talvolta vanificato una discreta produzione fino alla trequarti. Ed ora proprio l’attacco è stato bersagliato da infortuni di una certa gravità, con Tsadjout e Pecorino costretti ad operarsi e con Vivarini che dovrà ricorrere ad alchimie alternative per provare a rendere redditizio anche l’ultimo settore di campo.
Si dirà che spesso le gare si vincono con i gol di centrocampisti dalle spiccate attitudini offensive o persino con i difensori, che sui calci piazzati sanno farsi valere nel gioco aereo. Il successo sul campo del Cittadella, ahimé il solo di questo spicchio di stagione, è stato propiziato da un gol di Anthony Oyono. Certamente a difensori e centrocampisti in questo momento si dovrà chiedere uno sforzo supplementare in zona gol, una più viva partecipazione nella fase conclusiva, perché i soli Ambrosino e Sene non possono portare sulle spalle il peso della concretizzazione. Partipilo e Ghedjemis sembrano in verità i più seri indiziati a “dare una mano”, viste le loro caratteristiche e la loro facilità di arrivare al tiro. Per il secondo però la gara con la Carrarese è stata poco confortante, visto che in almeno due occasioni ha fallito opportunità di una certa consistenza. Con il Vannes e con il Rouen nelle stagioni passate il trequartista franco algerino ha dimostrato una certa confidenza con il gol, ma in terra ciociara attende ancora di celebrare il primo cin cin, dopo aver figurato degnamente anche in massima serie.
Partipilo deve invece dimenticare in fretta l’amarezza per un rigore calciato in modo maldestro, che gli è valso qualche impietoso fischio ed una repentina sostituzione. Anche l’ex ternano però è un giocatore che sa districarsi negli ultimi diciotto metri e sa essere freddo quanto basta per fornire un buon contributo a fine anno in termini di marcature.
L’analisi di chi potrà finire nel tabellino dei marcatori può sembrare limitativa rispetto ai problemi di una squadra che ha messo in cascina solo 6 punti in 8 gare, ma nel calcio far gol è sempre la priorità, sebbene Rocco, Trap ed altri miti del nostro calcio sostenessero la necessità del non prenderli. Vivarini sta lavorando anche e soprattutto sull’aspetto psicologico, perché i ragazzi devono credere in se stessi, visto che in certe fasi delle gare sembrano i primi a non aver fiducia nelle loro possibilità.
Oggi la squadra ha sostenuto una seduta di allenamento mattutina alla “Città dello Sport” di Ferentino, preceduta da una riunione tecnica in sala video. Attivazione, lavoro atletico, esercitazioni tattiche e partitella finale il menù dell’allenamento di questo martedì.
Domani invece ci sarà una doppia seduta, sempre nella sede ferentinate. C’è da scalare una montagna, ma non è una 8000 metri.