È finita con un’altra sconfitta. E adesso, sebbene il campionato sia soltanto alla nona giornata, a Frosinone c’è già un clima da ultima spiaggia.
I giallazzurri hanno incassato un 2/0 dalla Reggiana, che era reduce da un periodo non felice, con 2 soli punti nelle ultime cinque giornate. Gli emiliani si sono riscattati proprio a spese del team di Vivarini, che resta ultimo in classifica e vede allontanarsi pericolosamente la zona salvezza. Anche stavolta i canarini hanno pagato a prezzo carissimo un paio di ingenuità difensive e la loro cronica sterilità, senza dubbio condizionata anche dalle assenze, con le quali però il team ciociaro dovrà fare i conti ancora a lungo.
Un gol per tempo ha scritto il risultato, punendo severamente un Frosinone manovriero fino ai sedici metri, ma poi incapace di dare concretezza alle proprie intenzioni.
LA CRONACA
Vivarini schiera Biraschi e Monterisi centrali davanti a Cerofolini, con Anthony Oyono e Marchizza sulle corsie; Darboe, Gelli e Vural sono in mediana, Partipilo e Kvernadze sulle fasce offensive con Ambrosino riferimento centrale.
I primi minuti vedono subito un Frosinone manovriero, che staziona frequentemente nella metà campo reggiana. Alla prima folata offensiva però gli emiliani passano: una manovra pregevole porta al tiro Vido, che spezza il digiuno personale e quello della sua squadra, arrivato a 343 minuti, con un diagonale che non lascia scampo a Cerofolini.
La reazione del Frosinone è immediata e porta al tiro da buona posizione Gelli, ma le doti balistiche del 14 giallazzurro non sono pari a quelle di Vido e la sfera passa a mezzo metro dal palo destro della porta di Bardi.
Fiacca la conclusione di Girma che Cerofolini neutralizza bloccando a terra al 20’. I ciociari replicano con Vural, che controlla in modo pregevole e calcia da fuori area, mancando il bersaglio, non di molto.
La sequela d’infortuni in casa frusinate si allunga con Partipilo, costretto ad uscire dopo un ruvido contrasto con un avversario. In campo Canotto.
È proprio Canotto che con una percussione al 37’ costringe la difesa emiliana a un recupero piuttosto affannoso.
Il Frosinone insiste, ma paga in modo palese la mancanza di un centravanti di ruolo e per i granata non è difficile proteggere la porta di Bardi.
LA RIPRESA
Passano solo 30 secondi prima che il Frosinone calci verso la porta di Bardi, con Canotto. Respinge con i pugni l’ex Bardi, ma un attacco così fulmineo somiglia a una dichiarazione di guerra.
In effetti i canarini spingono sull’acceleratore, per poi perdersi fatalmente quando arrivano all’altezza dei 16 metri. Reclama un rigore Canotto al 16’, ma Scatena non si commuove.
Dall’altra parte, invece, due minuti più tardi, Sersanti viene toccato da Anthony Oyono e stavolta Scatena vede un penalty, che Vido trasforma senza esitazioni.
Al 26’ Begic di testa devia da distanza molto ravvicinata, ma Bardi compie una prodezza e tiene al sicuro il doppio vantaggio dei locali.
Al 28’ è Marchizza che sfiora il gol da posizione defilata, con un difensore emiliano che respinge sulla linea.
Al 32’ il Frosinone e Ambrosino devono fare i conti con la cattiva sorte: per ben due volte le conclusioni dell’attaccante campano mandano la sfera a incocciare la traversa della porta emiliana.
È un messaggio forte e chiaro, che indica come anche la buona sorte abbia voltato le spalle ai giallazzurri.
Ci sono ancora altri 13 minuti più sei di recupero ma non cambiano la storia e anzi nel finale è la Reggiana che per due volte sfiora addirittura il tris.