Rocca si appresta a decidere. Questione di giorni se non di ore e sarà proprio il presidente della Regione Lazio a chiudere una volta per tutte la piccola crisi interna al centrodestra. Sulla trattativa in maggioranza nel Lazio per i nuovi equilibri, con Forza Italia che rivendica una maggiore rappresentanza, non c’è nessuna crisi “è superata, c’è questo dialogo in settimana e si risolverà definitivamente”. Il governatore si è lasciato andare ad una dichiarazione critica verso la minoranza: “Il centrosinistra è molto abile perché cerca di bloccare i lavoratori e fa ostruzionismo in Consiglio regionale, ma sono loro che stanno impedendo al Consiglio di lavorare sul Documento di economia e finanza regionale (Defr), con decine di ordini del giorno strumentali”.
LA SOLUZIONE
D’altronde per troppo tempo si è andati avanti con una ‘guerra di posizione’ che non ha portato a nulla. La Lega non si smuove e Fratelli d’Italia neppure. Così dopo essersi a lungo ‘arroccato’, al presidente Francesco Rocca, toccherà procedere al rimpasto e arginare le pretese di Forza Italia. Per ora l’effetto della crisi strisciante in Regione Lazio è l’andamento al rallentatore nei lavori in Consiglio regionale e in giunta. Con 7 consiglieri più uno di Noi Moderati, e due assessori Luisa Regimenti e Giuseppe Schiboni, gli azzurri da mesi condizionano il funzionamento della Pisana. La soluzione prospettata è quella che porta ad un potenziamento delle deleghe per FI (Urbanistica e politiche abitative) e soprattutto ad un ruolo maggiore per gli azzurri. Avanza l’ipotesi di assegnare la vice presidenza della giunta regionale a Pino Cangemi, che subentrerebbe a Luisa Regimenti come assessore. Non si esclude neanche un cambio tutto pontino: Cosmo Mitrano al posto di Giuseppe Schiboni. In questo modo sarebbero accontentati Lotito e Fazzone, ovvero sia la componente romana che quella del basso Lazio. FdI e Lega non farebbero le ‘barricate’.
RIGHINI IN TRASPARENZA
Per il momento il presidente rimane cauto sul caso Righini, che finisce in Trasparenza. “Se ho tirato le orecchie a Righini sulla delibera? Ma che faccio il pedagogo? Non ho una funzione pedagogica e se un atto è legittimo è legittimo se non lo è non lo è. L’assessore Righini sa bene da solo quel che è giusto o non è giusto, quindi se sono state commesse leggerezze c’è una commissione trasparenza che le valuterà”. Questa la posizione di Rocca in merito alla vicenda della delibera annunciata martedì scorso su Facebook da una ex consigliera del comune di Monte San Giovanni Campano, Lorella Biordi, post social sul quale l’assessore al Bilancio, Giancarlo Righini, aveva messo un like. La delibera era stata approvata fuori sacco giovedì in giunta, portata all’ultimo sul tavolo fuori dall’ordine dei lavori, un provvedimento di cui quasi tutti gli assessori non sapevano nulla, con l’urgenza di approvarla per rispettare una scadenza prevista al 30 ottobre. Dunque su questa vicenda si deciderà tutto dopo il ‘ponte dei morti’ ed il clima molto più probabilmente sarà più sereno.