Una serie di intercettazioni da cui emergerebbe che la cricca che pilotava gli appalti per la manutenzione del manto stradale aveva messo nel mirino anche il programma Caput Mundi, quella fetta di fondi del Pnrr che per il Giubileo è stata destinata a siti archeologici e culturali. Anche su questo i pm della Procura di Roma sono al lavoro per verificare se la rete corruttiva, che aveva il suo dominus dell’imprenditore Mirko Pellegrini, finito nel registro degli indagati assieme a funzionari pubblici, mirava al programma che prevedeva investimenti per 500 milioni di euro per 335 interventi. Appalti destinati alla riqualificazione di centinaia di siti di interesse culturale. Alcune società coinvolte nella maxi indagine fin dal 2020 erano state segnalate dall’ Anac al Comune di Roma e le criticità rilevate vennero poi trasmesse in Procura nel 2022. Le parole carpite nei colloqui tra indagati su cui adesso si cercano riscontri.
INDAGINE APERTA
L’indagine ha vissuto una accelerazione con una serie di perquisizioni effettuate dalla Guardia di Finanza, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e dal sostituto Lorenzo Del Giudice. I finanzieri hanno acquistato una gran massa di documenti che dovranno ora essere analizzati ma da una prima, sommaria, verifica sarebbero già stati trovate conferme sia sul passaggio di denaro in favore dei pubblici ufficiali corrotti sia sull’impiego minore del materiale per i lavori al manto stradale rispetto a quanto previsto dal capitolato di appalto. Nel decreto di perquisizione a carico dell’imprenditore la Procura parla di attività illecite “ancora in corso” aggiungendo che “l’attività di intercettazione ed i successivi accertamenti – sostengono gli inquirenti – hanno consentito di far emergere l’esistenza di un unico disegno criminoso e di un’associazione per delinquere”. Nelle abitazioni degli indagati anche molto denaro in contanti, nell’ordine di 10/15 mila euro. Sotto la lente di chi indaga ci sono appalti degli ultimi due anni e, così come confermato dal Campidoglio, anche “affidamenti, tutti effettuati attraverso le procedure di legge, di alcuni interventi giubilari”. All’attenzione degli investigatori ci sarebbero anche quattro gare, per un valore complessivo di due milioni di euro, affidate ad una società della galassia riconducibile a Pellegrini che riguardavano interventi di manutenzione di banchine di alcuni ponti sul Tevere oltre ad una gara per i lavori relativi alla Ryder Cup di golf. Dal canto suo l’Autorità Anticorruzione ha svolto una serie di controlli sul caso e dalla Banca dati nazionale degli Appalti è emerso che già quattro anni fa si erano avute varie e molteplici corrispondenze con le imprese degli affidamenti vigilati durante il precedente Giubileo della Misericordia del 2015. Allora, il Comune di Roma aveva stipulato un accordo di vigilanza preventiva con Anac. Al Comune fu richiesto di effettuare approfondimenti sulla posizione penale di varie imprese di cui si avvaleva, e alcune figure della societá Man&Csrl e della LDP Strade srls, con difficoltà nell’ ottenere risposta. Nel 2022, allora, il presidente dell’Anac Giuseppe Busia, a cui fa capo l’Unità speciale operativa dell’Autorità, ha deciso di segnalare le irregolarità riscontrate alla Procura. Tra queste, le problematiche circa il requisito di regolarità fiscale sulla Man & C Srl (già Rod 95 Srl), oltre alla lunghezza dei tempi di aggiudicazione, dopo aver richiesto ulteriori chiarimenti al Comune, da Anac ritenuti non insoddisfacenti.