Il calcio sa regalare emozioni straordinarie e sa sovvertire pronostici, gerarchie e ipotesi più o meno plausibili. Lo ha confermato perentoriamente un Frosinone incerottato, con tanti giovanissimi in campo ma una fede incrollabile che lo ha traghettato oltre l’ostacolo Cesena.
I romagnoli, scesi allo Stirpe forti di una classifica brillante e col capocannoniere del torneo Shpendi in veste di spauracchio, ne sono usciti sconfitti per 3/2, al termine di una gara che il Frosinone ha saputo interpretare magnificamente. Sacrosanta la conquista dei tre punti, per una squadra finalmente capace di esser pratica e pericolosa anche negli ultimi 16 metri. Tre gol realizzati ed almeno altrettanti falliti di un soffio per la prima vittoria casalinga della stagione.
LA CRONACA
Partenza lanciata dei romagnoli, che impiegano poco più di 5 minuti per rendersi molto pericolosi: è il bomber Shpendi a girare da dentro l’area un ghiotto pallone ricevuto da Ceesay, ma Cerofolini è prodigioso nel dire di no.
Sono gli ospiti a marcare una certa supremazia territoriale e al 10’ è Ceesay a cercare la porta ciociara e anche stavolta Cerofolini dimostra la sua prontezza di riflessi intercettando con prontezza il pallone e concedendo agli ospiti solo un calcio d’angolo.
Al 18’ prima Canotto e poi Ambrosino cercano ma non trovano un varco nella munita area cesenate.
Al 22’ ci prova Caló dalla media distanza e anche stavolta Cerofolini è reattivo e blocca in presa.
A passare in vantaggio è il Frosinone: una palla persa da Bastoni propizia un contropiede orchestrato da Canotto, bravissimo a pescare Ambrosino. L’attaccante campano cerca e trova il secondo palo con un tiro a giro, con Klinsmann che tocca con la punta delle dita senza impedire alla sfera di terminare in rete.
La reazione del Cesena è rabbiosa e approda al pari al 38’ in modo piuttosto avventuroso: è il Var a richiamare l’attenzione di Pezzuto per un “mani” galeotto di Ambrosino. Dal dischetto va il capocannoniere Shpendi, che prima si fa parare l’esecuzione da Cerofolini, ma poi raccoglie la respinta e segna il suo decimo gol stagionale che vale l’1-1.
I ciociari non si demoralizzano e riescono a tornare avanti al 45’: meravigliosa apertura di Barcella, il migliore dei suoi, per Canotto, e secca fiondata in diagonale del numero 27 giallazzurro che riporta avanti i suoi.
C’è anche il tempo, durante il recupero, di una parata in due tempi di Klinsmann su colpo di testa di Canotto, prima del duplice fischio di Pezzuto.
LA RIPRESA
Come da copione, è il Cesena a provarci, ma in modo confuso e sterile e così il primo tiro nello specchio è anche stavolta di marca frusinate: Canotto di piatto, da posizione lievemente defilata, si fa intercettare la sfera da Klinsmann.
Al quarto d’ora i ciociari fanno tris: su un calcio d’angolo Prestia strattona Bracaglia e lo placca. Il direttore di gara concede la massima punizione, che Marchizza trasforma con conclusione forte e angolata.
Il Cesena accusa e il Frosinone controlla la gara con grande autorevolezza. Kvernadze, da poco entrato in campo, perde l’attimo propizio per siglare il punto del 4/1.
La partita si riapre abbastanza a sorpresa. Su un calcio di punizione di Caló, Cerofolini è, una volta di più, bravissimo a dire no, ma Curto con un destro di controbalzo spedisce sotto l’incrocio.
Mancano dieci minuti e i ciociari sono costretti a soffrire.
I titoli di coda potrebbero arrivare all’88’, quando Cichella fa partire un tiro formidabile, con la sfera che incoccia nella traversa: respinta dal legno, la sfera finisce sui piedi dell’accorrente Sene che fallisce la più ghiotta delle opportunità. E allora si devono stringere i denti ancora un po’, fino al 94’, quando il triplice fischio sancisce la vittoria di platino dei giallazzurri. Agganciati Cittadella e Sudtirol. La rimonta è iniziata.