Via libera dell’Assemblea Capitolina alla delibera di Giunta con la quale si avvia la procedura di liquidazione di Ipa (Istituto di Previdenza e Assistenza per i dipendenti di Roma Capitale). Il provvedimento dà il via a un percorso che, nell’arco di tre anni porterà alla definitiva chiusura dell’ente e alla razionalizzazione complessiva dell’offerta ai dipendenti capitolini per quanto riguarda l’assistenza sanitaria e la previdenza. La situazione dell’Ipa, nata nel 1940, era andata nel corso degli ultimi decenni sempre più deteriorandosi, facendo registrare crescenti problemi di natura gestionale e contabile e vivendo prolungati periodi di commissariamento. L’Amministrazione capitolina, anche a seguito di vari rilievi della Corte dei Conti, ha deciso quindi di superare un’inerzia che andava avanti da anni e di definire un percorso che ponesse fine a una situazione ormai non più sostenibile, resa ancor più critica dal fatto che l’azione e la natura dell’Istituto non rispondono più all’attuale impianto normativo dei settori della previdenza complementare e dell’assistenza sanitaria integrativa, ormai demandati alla contrattazione collettiva tra il datore di lavoro e le forze sociali. La decisione, che ha avuto oggi il via libera dell’Aula Giulio Cesare, è stata quindi quella di procedere alla liquidazione dell’ente.
CESSAZIONE E FUTURO DEGLI ISCRITTI
Dal 1° gennaio prossimo cesseranno definitivamente le attività di Ipa, che inizierà un percorso liquidatorio, per definire il quale la delibera ha stabilito il riconoscimento in favore dell’ente di circa 37,5 milioni di euro (ossia l’ammontare dei contributi dovuti e non più erogati dal 2011 in avanti). Per quanto riguarda i circa 11.000 dipendenti di Roma Capitale a oggi ancora iscritti a Ipa, in ambito previdenziale, sarà loro proposto di scegliere se transitare in fondi pensione già esistenti oppure di esercitare il loro diritto di recesso, recuperando le somme versate. Per le questioni assistenziali si è deciso di aumentare, grazie a fondi di Roma Capitale, i benefici della polizza assicurativa sanitaria di Adir esistente, che verrà ampliata, integrandola con voci che questa finora non copriva. Una decisione che svilupperà conseguenze positive, peraltro, per tutti i dipendenti capitolini, i quali quindi potranno godere di servizi e coperture che finora erano attive solo per gli iscritti all’Ipa, ossia meno della metà del totale. “Il superamento di Ipa costituisce un passaggio di grande rilevanza per Roma Capitale – ha spiegato l’assessore al Personale, Giulio Bugarini – Scegliendo di andare verso la liquidazione dell’ente abbiamo voluto non solo mettere la parola fine a una situazione di sospensione e di incertezza che andava avanti ormai da troppo tempo ma anche fare la scelta di un sistema di welfare moderno, efficiente e sostenibile.” “Un sistema di welfare – ha aggiunto – che non solo vada a tutelare i lavoratori che hanno delle posizioni aperte con l’Istituto ma che migliori le coperture assicurative sanitarie di tutti i dipendenti capitolini”.