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Discarica provinciale, la lunga attesa. Aprilia in pole, forse decisione entro l’estate

Cristiano Sacerdoti
Gennaio 9, 2025

Rifiuti: la lunga attesa. L’obiettivo resta quello di chiudere il ciclo, evitando di attuare interventi isolati per tamponare le emergenze, create tra l’altro, da una mancata visione strategica negli ultimi dieci anni della precedente amministrazione. Il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, poco meno di un anno fa aveva detto chiaramente che “Latina e Frosinone devono avere i siti dove conferire”. Se in Ciociaria hanno le idee chiare, nel pontino tutto tace.
Il nuovo Piano regionale ha l’obiettivo di conseguire l’autosufficienza dei territori regionali attraverso una gestione integrata, prevedendo nuovi indirizzi specifici: dalle azioni per prevenire la produzione dei rifiuti e la riduzione degli scarti, fino alla dotazione di impiantistica con elevati standard tecnologici in grado di garantire la neutralità climatica, il rispetto e la tutela dell’ambiente e del paesaggio.

FARI PUNTATI SU SANT’APOLLONIA 

In provincia di Latina sono in molti a credere che sia stata prescelta Aprilia e precisamente la zona Sant’Apollonia. Si tratta di un’ex discarica da bonificare con una quindicina di milioni di Fondi Pnrr. A fine marzo 2024, infatti, la Regione ha dato parere favorevole tramite la direzione urbanistica, non sollevando ragione di contrarietà alla realizzazione del progetto. La discarica avrebbe “una volumetria tale da garantire il soddisfacimento per le necessità dell’Ato di Latina per dieci anni, seppur l’area di proprietà a disposizione della società Frales risulta molto più estesa, ma tale riduzione è stata scelta anche per evitare elementi di esclusione in contrasto con gli strumenti di tutela e programmazione territoriale”. La classe politica apriliana e soprattutto l’intera comunità ha sempre dimostrato una decisa contrarietà al progetto. Non solo. E’ stata posta la necessità di un nuovo rapporto epidemiologico specifico su Aprilia, per analizzare la frequenza e la distribuzione delle malattie nella popolazione. 

I SITI POSSIBILI

Gli altri siti individuati come possibili discariche della provincia si trovano a Cisterna di Latina. La prima è una superficie pari a circa 34.000 mq, del sito in località “la Villa”, di proprietà Scavilana S.r.l., sito già oggetto di richiesta di autorizzazione ad attivare una cava pozzolanica. La superficie dichiarata idonea è quota parte della superficie complessiva di 148.394 mq delle particelle individuate, sia per la necessità del distanziamento di almeno 60 metri dalla progettata strada Cisterna Valmontone facente parte del “Corridoio intermodale Roma-Latina” che dell’opportunità di distanziamento di almeno 300 metri da alcune case sparse.
Il secondo sito individuato è sempre a Cisterna di Latina: una superficie di 43.000 mq del sito industriale dismesso nel 1990 dalla Goodyear in via Nettuno di proprietà Sfim Investimenti Spa. La superficie dichiarata idonea è la quota parte centrale della superficie complessiva, per l’opportunità di distanziamento di almeno 300 metri da alcune case sparse, da altri stabilimenti industriali attivi e dalla via Nettuno, che collega la S.S. 148 al centro di Cisterna. Tutto è ancora in ballo. E sono molti a scommettere che entro l’estate verrà una volta per tutte individuato il sito che ospiterà la discarica provinciale.

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