Seconda trasferta utile di fila per il Frosinone, che dopo il pari di Castellammare ha messo in cascina anche quello di Modena. E’ un punto che vale al di là della propria espressione numerica, giacché i giallazzurri erano rimasti in dieci già al 27′ della prima frazione e pertanto si sono visti costretti a giocare in inferiorità numerica oltre un’ora di gara.
La capacità di reagire, che alla vigilia era stata oggetto di discussioni e di specifiche analisi, è stata dimostrata in modo esplicito. Bravi tutti, i ragazzi scesi in campo, ma naturalmente tiratina d’orecchi per Anthony Oyono, che col suo intervento scellerato ha reso ancor più impervia una scalata che i compagni di squadra hanno comunque saputo compiere con grande maestria.
Ora a quota 21, in un quint’ultimo posto condiviso, ci sono Frosinone, Salernitana e Sampdoria, mentre Sudtirol e Cosenza sono più giù, agli ultimi due posti della classifica. Possibile che tante squadre, al momento in zona sicurezza, possano venir risucchiate, ma intanto esser tornati in lotta è già qualcosa di confortante e il prossimo match contro il Sudtirol allo Stirpe potrebbe davvero rappresentare l’agognata svolta. Mettere gli altoatesini 5 punti dietro e recuperare ulteriori posizioni è l’obiettivo immediato del Frosinone, che intanto si gode un Ambrosino davvero in gran spolvero.
Nella gara contro il Modena tutte le azioni pericolose dei ciociari sono passate per i suoi piedi. Con l’avvento del coach Greco, il nazionale azurro ha davvero cambiato marcia, mostrando grande intraprendenza e risultando sovente tra i migliori in campo.
A Modena c’è stata un’autentica consacrazione nel ruolo di uomo di riferimento del pacchetto offensivo. Ovviamente va salutato con grande soddisfazione anche il gol di Darboe, perchè il ragazzo era stato recentemente oggetto di critiche persino esasperate e la prova in Emilia è stata invece molto confortante, nonché impreziosita da un gol davvero bello e importante.
La difesa è stata impeccabile, e la mossa d’inserire Bracaglia dal primo minuto del secondo tempo si è rivelata quantomai azzeccata.
A ben guardare nella ripresa le occasioni migliori le ha avute proprio il Frosinone grazie alle ripartenze ben congegnate: non tante, ma tutte molto efficaci e pericolose. Una prova superata a pieni voti, quindi, ma non a pieni punti. E resta il rammarico legato al fatto che forse in 11 contro 11 la gara del Braglia avrebbe potuto rappresentare un crocevia dell’intera stagione.
Ora, senza voler caricare di pressioni eccessive i giovani giallazzurri, la gara casalinga contro il Sudtirol sarà comunque essenziale perché potrebbe regalare, se non la tranquillità, un surplus importante di fiducia in vista di una fase finale della stagione che sarà inevitabilmente sofferta e complessa.
Dal Braglia il messaggio forte e chiaro è che il Frosinone c’è, non intende mollare e vuole anzi risalire la china al più presto. Attendendo anche qualche novità sul fronte della campagna acquisti.