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Imprese romane, prevale un cauto ottimismo secondo il sondaggio della Camera di Commercio

Marco Battistini
Gennaio 24, 2025

Il 2024, per le imprese romane, si presenta come un anno di consolidamento dopo la crescita del 2022 e 2023, e quasi due imprese su tre (62%) hanno registrato un fatturato stabile o in aumento nel 2024. Permane un prudente ottimismo per l’anno appena iniziato con il 74% delle imprese che prevede un fatturato in aumento o stabile. L’aumento dei costi (65%) e l’insufficienza della domanda (36%) restano le principali preoccupazioni delle imprese romane per il 2025: sono questi i dati principali raccolti dall’Osservatorio permanente istituito dalla Camera di Commercio di Roma.
Nel dettaglio, per il 2025 il 35% delle imprese prevede un fatturato in aumento, a fronte di un 26% che teme una diminuzione. Il 39% delle imprese si aspetta, invece, un fatturato stabile nel corso dell’anno. Anche per le dinamiche occupazionali prevale un prudente ottimismo: il 21% delle imprese prevede di aumentare l’occupazione a fronte di un 10% che teme una diminuzione. Tra le principali preoccupazioni per il 2025, le imprese indicano l’aumento dei costi (65%) e la scarsità della domanda (36%). Resta ancora alta, ma meno della media nazionale, la percentuale di imprese che fatica a trovare manodopera specializzata (24%) e si attenua, rispetto agli altri anni, la preoccupazione relativa all’accesso al credito (16%).
Il 48% delle imprese romane prevede di effettuare investimenti in innovazione nel corso del 2025. Il 23% delle imprese è impegnata in investimenti per la sostenibilità ambientale, spinti dalla convinzione di aumentare la propria competitività sui mercati, “solo” il 4% effettuerà questo tipo di investimenti perché obbligata dalle normative vigenti.
Il 27% delle imprese è impegnata in investimenti per la sostenibilità ambientale, investimento, quasi sempre, dettato dalla convinzione che sia una condizione per aumentare la competitività aziendale e non solo perché imposto dalle normative. Molto polarizzate le risposte in tema di investimenti in innovazione nel 2025: li effettuerà poco meno della metà del campione (48%), mentre il 52% prevede di non farli. Infine, il Giubileo appena iniziato ha già un impatto positivo per il 13% delle imprese romane che è convinta di aumentare il fatturato grazie a questo evento.
RISCHIO AUMENTO COSTI
Per il Presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti, “il 2024 appena concluso è stato un anno di consolidamento rispetto alla crescita del 2022 e 2023. Per il 2025, al momento, registriamo un prudente ottimismo degli imprenditori romani. Il 74% prevede un fatturato in crescita o stabile: un dato incoraggiante e in deciso aumento rispetto al 62% del 2024. Il 2025, in particolare per Roma, è un anno straordinario, l’anno del Giubileo, un evento di portata internazionale, religioso, ma inevitabilmente con importanti ricadute economiche per il tessuto produttivo della città: il 13% delle imprese è già convinta di avere dei benefici economici dal Giubileo e, nel corso dell’anno, verificheremo se questa percentuale, come penso, aumenterà. La fiammata inflazionistica del biennio 2022- ’23, con il conseguente incremento dei tassi di interesse, segna ancora gli orientamenti delle imprese e, nel 2025, proprio il possibile aumento dei costi di produzione è ritenuto l’ostacolo principale per la crescita dal 65% del campione. Auspichiamo un raffreddamento delle tensioni geopolitiche e che continui la discesa dei tassi di interesse, in modo da rilanciare gli investimenti da parte delle imprese. Infine, è un elemento positivo che il 48% delle imprese preveda investimenti in innovazione nel corso di quest’anno, ma resta una percentuale ancora troppo bassa. Ormai l’impresa o innova o non è”.

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