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Il presidente Stirpe scrive ai tifosi, Greco ci crede, Garritano va al Cosenza. E domenica c’è il Bari

Roberto Mercaldo
Gennaio 31, 2025

Giorni frenetici in casa giallazzurra. In attesa di verificare domenica pomeriggio a Bari se le ansie di riscossa potranno avere la meglio sul comprensibile scoramento che ha fatto seguito al capitombolo casalingo contro il Sudtirol, accadono cose di varia natura.
Anzitutto, il presidente Stirpe rompe il silenzio tramite una lettera aperta ai tifosi, che qui riportiamo integralmente:
“Cari Amici,
in queste settimane ho avvertito molte volte l’esigenza di condividere con Voi alcune riflessioni e quanto accaduto recentemente mi induce a rompere definitivamente ogni indugio a rappresentarvi in modo definitivo il mio punto di vista. Perdonatemi in anticipo se non potrò essere sintetico. Innanzitutto, non posso certamente non condividere la vostra insoddisfazione per i risultati che abbiamo finora conseguito in questa stagione sportiva che, all’indomani di una sofferta retrocessione, sembra essere la continuazione di un incubo che non trova più la sua fine. Non dovete, però, credere che gli unici a soffrire siate solo Voi: non potete neppure immaginare che cosa si può provare in questo momento a stare nei miei panni ed in quelli di ogni nostro tesserato.
Sapevamo bene che avrebbero potuto esserci dei contraccolpi e proprio per questo motivo, già alla fine del mese di maggio dello scorso anno, avevo pregato chi non se la fosse sentita di continuare il suo rapporto professionale con la Società di comunicarlo per trovare una sistemazione altrove.
Questo puntualmente è avvenuto e coloro che hanno lasciato la nostra Società lo hanno fatto essenzialmente per loro libera scelta alla quale non ci siamo mai opposti per evitare ogni tipo di malumore.
Siamo dovuti obbligatoriamente ripartire da un progetto nuovo che ha accentuato tutti i suoi rischi in presenza di un mercato condizionato dai tempi delle partenze e delle relative sostituzioni,dai problemi di identità e di mancanza di empatia da risolvere in breve tempo ed, infine, dai gravi infortuni che per un periodo non breve ci hanno privato di un numero importante di componenti di prima fascia della nostra rosa.
Questo solo per dire che è vero che non siamo stati bravi, ma queste situazioni non ci hanno certo agevolato.
Oggi queste criticità non sono quasi più presenti e sono convinto che ci possano essere tutte le condizioni per migliorare in modo decisivo il nostro rendimento, a condizione che tutto ciò che ruota intorno alla nostra Società mantenga la compattezza necessaria, indispensabile per recuperare il terreno perduto.
Suggerisco di remare tutti nella stessa direzione e di rinviare i processi, anche quelli sommari, a fine stagione sportiva al termine della quale si tireranno le somme, ognuno si assumerà le proprie responsabilità e le decisioni successive saranno solo una conseguenza del raggiungimento o meno degli obbiettivi programmati.
Allo stesso tempo, mi preme però respingere alcuni vostri rimproveri che considero, quantomeno, ingenerosi ed in contraddizione con il percorso della nostra Società negli ultimi vent’anni.
In primo luogo, ci chiedete chiarezza: non voglio indisporre nessuno, ma voglio solo ricordare che il 24-6-2024 avevo indicato (poi ribadito in più di un’occasione ) quale obiettivo quello della salvezza tranquilla evitando di fare disastri e che gli strumenti che avremmo posto in essere sarebbero stati sviluppati su un progetto fondato sui giovani, avendo rispetto dell’equilibrio economico e finanziario della Società, dello sviluppo dei settori giovanili e delle infrastrutture e della valorizzazione di tutte le attività di collegate al nostro marchio. Vi assicuro che stiamo operando seguendo questi principi anche in relazione a questa fase di mercato, particolarmente complessa, dove proveremo a fare il massimo per migliorare la struttura e la qualità della nostra squadra.
In secondo luogo, ci rimproverate mancanza di rispetto: forse dovrebbe essere la nostra Società a rammaricarsi per questo, ma in ogni caso, evitando ogni polemica, basta solo ricordare il percorso comune compiuto negli ultimi vent’anni e l’innalzamento del livello di considerazione e di dignità della tifoseria collegato alla realizzazione del nuovo stadio.
In terzo luogo, chiedete lealtà: non mi sembra che la nostra Società ed i suoi tesserati abbiano mai promesso niente che poi non abbiano mantenuto e/o che si siamo macchiati di comportamenti o azioni fondate sulla disonestà, sulla falsità o sulla mancanza di senso del dovere e di responsabilità. Mi dispiace, ma non condivido questo addebito.
Infine, mentre da un lato vi confermo tutto il mio dispiacere per le ansietà e le tensioni che vi stiamo procurando, dall’altro vi assicuro il mio massimo impegno e quello di tutti i miei Collaboratori per provare ad uscire il prima possibile da questa delicata situazione.
Sono sicuro che SOLO INSIEME ce la potremo fare.
Con l’affetto di sempre”.
Maurizio Stirpe
E’ una lettera pacata, nella quale il massimo dirigente evidenzia gli intoppi che hanno inevitabilmente condizionato i risultati, rimarcando altresì che da parte del club non si è mai venduto fumo, né sono mai stati fatti proclami di immediato ritorno in massima serie. In pratica, si è andati avanti tenendo presente alcune linee guida che però stavolta non si sono rivelate foriere di soddisfazioni sul campo, almeno sino a questo momento.
Oggi è stato anche il giorno della conferenza stampa di Leandro Greco, che ha espresso tutta la voglia di riscatto personale e della squadra, dopo la brutta battuta d’arresto contro il Sudtirol.
Il tecnico capitolino ha evidenziato come il vero nodo da sciogliere in fretta riguardi il cinismo sotto porta. A chi gli faceva notare che la squadra non sempre ha approcciato bene il match nelle ultime gare, Greco ha risposto citando le clamorose occasioni da rete che la sua squadra ha avuto a disposizione e purtroppo non è riuscita a sfruttare tanto con la Cremonese che nell’ultimo match casalingo contro il Sudtirol, in entrambi i casi sul punteggio di 0/0.
“Avremmo probabilmente visto altre gare, se fossimo stati bravi a sfruttare quelle opportunità. Nel calcio sono sovente i dettagli che fanno la differenza e noi purtroppo ci stiamo caratterizzando per il gran numero di buone occasioni non tradotte in gol. Su questo dobbiamo lavorare. Su quel cross di Bracaglia a inizio gara contro il Sudtiro ci voleva fame, cattiveria, decisione. E forse ora staremmo qui a commentare un’altra situazione di classifica. Sapevamo che sarebbe stata una vera e propria scalata. La prima parte l’abbiamo compiuta perché siamo rientrati in gruppo, sia pure nelle ultime posizioni. Ora dobbiamo fare la cosa più importante e cioè salire ancora, ma sappiamo che esistono i tempi e i modi per raggiungere questo traguardo. Perciò sono fiducioso”.
Intanto sul fronte della campagna acquisti d’inverno c’è stata una nuova ufficialità ed anche in questo caso si tratta di una operazione in uscita.
Si legge infatti sul sito ufficiale della società:
“Frosinone Calcio comunica di aver raggiunto l’accordo con la società sportiva Cosenza Calcio per la cessione del calciatore Luca Garritano. Il centrocampista, classe 1994, si trasferirà a titolo definitivo”.
Un altro giocatore che a Frosinone si è fatto senza dubbio apprezzare, non tanto in questa, ma certamente nelle precedenti stagioni, saluta la Ciociaria in questa annata un po’ particolare.
Ed è ai saluti, con la mancata convocazione odierna a confermarlo, anche Francesco Gelli, accostato insistentemente alla Cremonese, che si avvarrà delle prestazioni del centrocampista fino al termine di questo campionato. In questo caso però non c’è alcuna ufficialità.
Prima che il mercato suoni il suo definitivo gong si attendono anche una o due operazioni in entrata: i nomi più ricorrenti sono quelli di Kone, e in questo caso si tratterebbe di un ritorno, e di Bohinen, regista difensivo del Genoa. Sono invece ufficiali due ritorni per fine prestito: si tratta di Evan Bouabre, difensore classe 203, dalla Pergolettese; e di Lorenzo Palmisani, portiere del 2004, di ritorno dalla Lucchese.

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