Giovedì si terrà a Frosinone presso l’area decentrata agricoltura un convegno molto importante dedicato alle opportunità offerte dal CSR Lazio per sostenere il rilancio del territorio e delle imprese agricole. Parteciperanno tutti i dirigenti regionali dell’area agricoltura e l’assessore al bilancio e agricoltura Giancarlo Righini. In merito così si esprime Daniele Maura:
“In qualità di membro della commissione agricoltura della regione Lazio invito tutti i cittadini ed i player del settore a partecipare. L’agricoltura rappresenta un pilastro fondamentale per il Lazio meridionale dal punto di vista economico, sociale e ambientale.
La Ciociaria vanta una ricca biodiversità, tradizioni agricole secolari e una varietà di prodotti tipici, come olio, vino, ortaggi e prodotti caseari, che arricchiscono il patrimonio agroalimentare e attraggono mercati nazionali e internazionali. L’agricoltura è una fonte significativa di reddito e occupazione per il Lazio meridionale, coinvolgendo famiglie e supportando anche settori correlati, come il turismo enogastronomico.
Investire in agricoltura significa rafforzare il tessuto economico locale, contrastare lo spopolamento delle aree rurali e incentivare i giovani a rimanere sul territorio.
Valorizzazione delle risorse locali: la Ciociaria è nota per la qualità dei suoi prodotti agricoli, come i vini della zona del Cesanese e del Cabernet di Atina o di vitigni autoctoni come l’uva Giulia di Pescosolido o l’abbuoto di Esperia, i formaggi locali penso ad esempio al pecorino di Picinisco o la ciambella di Morolo e la famosissima mozzarella di bufala prodotta nella Valle dell’Amaseno o il peperone cornetto di Pontecorvo e il cannellino di Atina e molti altri prodotti di altissima qualità.
La valorizzazione di queste eccellenze può portare a un incremento della domanda e a una maggiore competitività sui mercati, sia nazionali che internazionali.
L’agricoltura è cruciale per preservare le risorse naturali, come il suolo e l’acqua, e per garantire la biodiversità. Il Lazio meridionale, con i suoi parchi e le aree naturali, può sfruttare un approccio ecologico all’agricoltura, promuovendo pratiche biologiche a dispetto dell’uso di pesticidi e fertilizzanti. Certo fare sistema è essenziale per affrontare le sfide che il settore agricolo si trova ad affrontare, come la concorrenza internazionale, i cambiamenti climatici e la frammentazione delle aziende.
Lavorare in rete, attraverso cooperative o consorzi, permette di ottimizzare le risorse, promuovere l’innovazione, accedere a finanziamenti europei e migliorare la logistica. Un approccio di questo tipo non solo rende più efficienti le singole aziende, ma rafforza l’intera economia locale rendendola stabile e competitiva.
Promuovere le aziende agricole attraverso il turismo rurale può essere un ulteriore fattore di sviluppo per il Lazio meridionale. Gli agriturismi, le cantine aperte al pubblico e i percorsi enogastronomici possono attrarre visitatori e generare nuove entrate, favorendo la conoscenza, il consumo e l’acquisto dei prodotti locali. In sintesi, l’agricoltura e il “fare sistema” rappresentano per il Lazio meridionale una via per costruire un futuro sostenibile, inclusivo e innovativo.
Un modello di sviluppo integrato tra agricoltura, turismo e sostenibilità potrebbe portare benefici duraturi, preservando l’identità culturale e ambientale del territorio, favorendo l’incremento di posti di lavoro e, nondimeno, diminuendo il rischio di dissesto idrogeologico troppo spesso causato dalla scarsa manutenzione dei terreni.
Una crescita dell’agricoltura non può che far bene alla nostra provincia. Come Regione Lazio stiamo mettendo in campo grazie all’assessore Righini ed in piena sinergia con il ministro Lollobrigida tutte le risorse necessarie per far sì che ciò accada”.