Di nuovo in campo per una sfida che sa di dentro o fuori. Ma Leandro Greco non la pensa così. Precisa che a suo modo di vedere la gara di domani (ore 15), contro il Catanzaro, non sarà decisiva per il suo Frosinone, ma importante, tanto importante sì.
“Dobbiamo riprendere a ragionare gara per gara – commenta il trainer capitolino – C’è stato un momento in cui pensavo fossimo in grado di tirarci fuori da questa situazione, dopo la doppia vittoria con Cesena e Cosenza, ma poi ci sono stati altri incidenti di percorso e ci siamo ritrovati di nuovo a gestire gare che comportano pressioni di un certo tipo. Gli aspetti emotivi rimangono determinanti e spero di aver fatto considerazioni giuste in merito a chi far giocare. Dopo di questa mancheranno ancora 13 gare, è per questo che vi dico che comunque vada non sarà decisiva”.
Sulle condizioni dei nuovi arrivati, questo il Greco-pensiero: “Stanno tutti bene e sono arrivati qui con le motivazioni giuste. Hanno voglia di rivalsa, vogliono aiutare la squadra in questa impresa. Solo Fabio (Lucioni ndr) è un pochino più indietro, ma a breve anche lui sarà in grado di darci una mano”.
Non ci saranno invece Distefano e Marchizza, per i quali prosegue il “programma di recupero, che è anche per loro in dirittura d’arrivo. Presto li rivedrete in campo”.
Non è dato sapere invece se in campo rivedremo Canotto, giacché alla specifica domanda il tecnico ha risposto piuttosto evasivamente, commentando: “Chiunque è rimasto, è a mia disposizione e può pertanto essere utilizzato”.
Il sogno di Greco è quello di coinvolgere i tifosi in modo totale, e si autocensura per non essere ancora riuscito nell’intento. Cita Bielsa e una sua frase all’apparenza enigmatica: “Ti amo anche se vinci”. Il concetto in realtà è quello di un amore che prescinda dalla logica del risultato. “Ho visto lo Stirpe pieno quando la squadra si apprestava a vincere il campionato. Lo vorrei pieno e gonfio di passione anche adesso, che deve tirarsi fuori da una situazione di grande difficoltà”.
E il concetto base resta quello sviscerato dai giocatori carismatici in settimana: “Aiutateci, perché abbiamo bisogno di voi per andare oltre l’ostacolo”.
Si apre, come i cronisti fanno notare, un momento potenzialmente fertile, perché il Frosinone è atteso da due gare casalinghe, contro Catanzaro e Reggiana, poi da una trasferta a Salerno e di nuovo da un match in casa contro il Mantova. C’è possibilità di riassestare la classifica in modo importante, ma bisogna evitare quei fatali errori individuali che da qualche gara la fanno da protagonisti.
“Siamo esseri umani e sbagliare è collegato all’emotività e alla natura umana. Sicuramente dispiace, perché gare come quella contro il Bari non si devono perdere. La partita l’abbiamo fatta noi, abbiamo giocato un buon match, ma pagato a prezzo carissimo le ingenuità. E’ da un po’ che va così, dobbiamo cambiare il corso degli eventi”.
E allora, tutti allo stadio, a tifare per i giallazzurri. C’è una B da conservare, un sogno da tener desto.
