Le voci che si inseguivano ieri nella serata di ieri e volevano Bianco nuovo allenatore del Frosinone hanno trovato conferma ufficiale in mattinata. Il Frosinone 2024-25 ha ingaggiato così il terzo tecnico del suo tormentato cammino. Da Vincenzo Vivarini a Paolo Bianco, passando per Leandro Greco. Non c’è pace per questa squadra, assemblata all’indomani di una retrocessione amara e beffarda. “L’obiettivo primario è quello di evitare disastri” aveva detto patron Stirpe nella conferenza programmatica di inizio stagione, ma purtroppo fino ad oggi nemmeno questo obiettivo è stato raggiunto, perché a dodici giornate dal termine il Frosinone è penultimo e la prospettiva di una ulteriore caduta è qualcosa di più di una semplice paura. L’annuncio della nuova guida tecnica è stringato e specifica la durata: “Frosinone Calcio comunica di aver affidato a Paolo Bianco il ruolo di allenatore responsabile della Prima Squadra. Il tecnico, nativo di Foggia, ha firmato un accordo che lo legherà al Club Giallazzurro fino al 30 giugno 2025“.
Quattro mesi o poco più, ma il campionato finirà il 9 maggio, sempreché non prosegua con la post season dei playuot, che al momento sembra un’ipotesi persino ottimistica, vista l’attuale situazione di classifica.
Paolo Bianco ha iniziato la sua carriera da allenatore come “secondo” nella Primavera del Sassuolo; successivamente ha allenato due formazioni di C, Siracusa ed Atletico Leonzio, prima di tornare ad abbracciare esperienze da secondo allenatore con De Zerbi e di collaborare anche con Max Allegri.
E’ tornato poi a svolgere il ruolo di primo allenatore alla guida del Modena, con esonero subìto quando la squadra emiliana si trovava al tredicesimo posto della classifica, dopo una sconfitta interna (1-3) patita dal Catanzaro.
Bianco e la squadra andranno in ritiro fino alla partenza per la Campania, dove alle 17,15 di domenica si giocherà all’Arechi una sfida davvero fondamentale nella corsa salvezza, contro la squadra granata, che precede di una sola posizione e di due punti il Frosinone in classifica.
Il secondo tempo disputato contro la Reggiana autorizza qualche legittima speranza, il primo in verità resta ancora un mistero, non tanto per la pochezza del gioco, quanto per l’atteggiamento quasi remissivo dei giocatori. Bianco dovrà soprattutto stimolare l’orgoglio, cosa che Greco al suo esordio era riuscito a fare, salvo poi dover registrare un vistoso passo indietro anche sotto questo angolo visuale.
La corsa salvezza, da complessa, è diventata improba. Però la squadra, il tecnico, e ogni altra componente, hanno soprattutto il dovere di crederci.