Dopo venticinque giorni di protesta, il presidio degli agricoltori a Frosinone si è concluso. È stato un primo passo importante per portare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica la grave crisi che sta colpendo il settore agricolo. Durante questo periodo, è stato possibile presentare lo stato di emergenza del comparto agricolo nazionale, ottenendo il sostegno di diversi esponenti politici, sia di opposizione che di maggioranza.
Tuttavia, questo rappresenta solo l’inizio di un percorso più ampio e articolato. Le manifestazioni proseguiranno in modo più mirato e strutturato. Il primo obiettivo sarà incontrare tutti i sindaci della provincia di Frosinone per coinvolgerli direttamente e informarli sulle criticità che gli agricoltori stanno affrontando. È fondamentale unire le forze per contrastare il peso eccessivo di tasse e spese che sta mettendo in ginocchio molte aziende agricole.
“L’agricoltura – ha spiegato il sindaco di Fumone, Matteo Campoli – deve essere riconosciuta per il ruolo centrale che riveste nell’economia, nel turismo e nella tutela della salute dei cittadini. È essenziale promuovere e difendere il consumo di prodotti italiani, valorizzando le eccellenze del nostro territorio e garantendo condizioni sostenibili per chi lavora in questo settore. Si ringraziano le forze dell’ordine per il supporto e la gestione delle manifestazioni, così come tutti coloro che hanno partecipato, visitato il presidio e contribuito con gesti di solidarietà. Il cammino per il riconoscimento e la tutela dell’agricoltura continua, con l’obiettivo di ottenere risposte concrete e soluzioni efficaci per il futuro del settore”.