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Isola Liri, Fratelli d’Italia volta pagina e prenota il futuro

Licandro Licantropo
Luca Fiorletta è il nuovo segretario del circolo cittadino: ha vinto nettamente sia il congresso che la “conta”. Ottenendo 50 voti contro i 36 di Mauro Tomaselli. A trionfare è stata la linea del parlamentare e presidente provinciale Massimo Ruspandini: fiducia ai giovani, coerenza, militanza, apertura, consapevolezza di essere un partito di governo. Fiorletta: “E’ la vittoria di un gruppo”.
Marzo 17, 2025

Ha vinto (chiaramente) il congresso. Ha vinto (nettamente) la “conta”. Riportando al centro le strategie di un partito che ormai da anni ha una mentalità di governo, di costruzione, di proposta. Di mediazione virtuosa, di sintesi. Indipendentemente se si trova in maggioranza o all’opposizione.
Luca Fiorletta è il nuovo presidente del circolo di Fratelli d’Italia di Isola Liri. Il risultato è racchiuso nei numeri: 87 votanti su un totale di 117. Fiorletta ha ottenuto 50 voti, il suo avversario Mauro Tomaselli 36. Poi c’è stata una scheda nulla.
Dicevamo della “conta”: un’opzione che non piace a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e presidente del consiglio. Soprattutto in contesti fortemente locali, per un motivo evidente: lascia strascichi che non sempre vengono superati da una visione politica proiettata al futuro. Per questo la Meloni ha invitato ad assemblee unitarie, moltiplicando gli sforzi della mediazione. Ad Isola Liri non è successo. Ma va detto che la vittoria di Luca Fiorletta si inserisce perfettamente nel contesto di una linea politica che il due volte parlamentare e presidente provinciale del partito sta portando avanti da sempre. Unendo e tenendo insieme i valori della militanza e dell’appartenenza con quelli di una necessaria apertura non soltanto ai cittadini (e quindi alla società civile), ma anche a chi proviene da altre esperienze. Proprio per un ragionamento che viaggia di pari passo con la storia di un partito, Fratelli d’Italia, che ha effettuato una scalata inarrestabile.
E che oggi si trova a governare il Paese, la Regione Lazio, molti Comuni di questa provincia. Un partito che esprime la governance di enti come il Consorzio industriale del Lazio, la Saf e tanti altri enti intermedi. Un partito che però non perde mai di vista le proprie radici, che restano saldamente “impiantate” nel raccordo con i cittadini.
Il congresso di Isola Liri è stato particolare, anche per quanto accaduto alle ultime amministrative. Fratelli d’Italia aveva indicato Debora Bovenga come candidata a sindaco. Mauro Tomaselli, però, aveva deciso di sostenere Antonella Di Pucchio. Impossibile che una frattura del genere non avesse conseguenze nell’ambito del dibattito interno al partito. Nei Comuni con meno di 15.000 può capitare che alla fine prevalgano altre dinamiche, ma è altrettanto evidente che poi certe situazioni dovrebbero essere riassorbite, mediate, metabolizzate. Questo non è successo e allora si è deciso di celebrare un congresso di confronto (a tratti molto aspro). Ha vinto Luca Fiorletta, senza se e senza ma. Interpretando le strategie e perfino la visione di Massimo Ruspandini. Il quale sui giovani punta da sempre, sin dai tempi di Alleanza Nazionale. E’ per questo motivo che, soprattutto a Ceccano, si fa riferimento al concetto di “cantera”, che in ambito calcistico ha scritto la storia di un club come il Barcellona.

Dicevamo del congresso: il confronto è stato serrato e a tratti spigoloso. Anche se i dirigenti provinciali Alessia Savo e Massimiliano Bruni hanno comunque tenuto la barra dritta sulla necessità di una linea politica condivisa. Perché una volta finiti i congressi, tutti devono remare nella stessa direzione. Nell’ambito di quei “confini” condivisi ai quale non perde occasione di fare riferimento l’onorevole Paolo Trancassini, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia. Inoltre è evidente che quando c’è un voto netto, secondo l’essenza stessa della democrazia, chi perde deve prendere atto che esiste una maggioranza. Altrimenti vengono meno le condizioni di stare nel partito.
Luca Fiorletta dice: “La vittoria nel congresso di Isola del Liri del 15 marzo è solo in ultimo la mia vittoria, perché è innanzitutto la vittoria di un gruppo che, a quasi un anno dalle ultime amministrative, ha deciso di riorganizzarsi e puntare di nuovo a crescere in maniera ordinata. Per troppo tempo, infatti, Isola del Liri, città dove le contrapposizioni politiche sono sempre state forti per la secolare tradizione operaia e la presenza di un forte gruppo di destra, che ha espresso ben due volte rappresentanti nel parlamento nazionale (nel 1861 e negli anni ’90 del secolo scorso), è stata in preda alla confusione nell’ala di pensiero conservatrice, fino ad arrivare agli spiacevoli fatti accaduti a ridosso delle elezioni amministrative”.
La traduzione è chiara: in un partito come Fratelli d’Italia il gioco di squadra è irrinunciabile. Da soli non si va da nessuna parte.
Ha continuato Fiorletta: “Abbiamo voluto voltare pagina e ricominciare puntando su un progetto nuovo che sappia coniugare elementi giovani sia di età sia di esperienza politica, sia più esperti e già navigati nel mondo dei partiti e dell’amministrazione locale, cercando di interpretare in chiave locale la linea tracciata dal nostro presidente provinciale, onorevole Massimo Ruspandini. Un particolare pensiero va proprio a lui per la fiducia che ha sempre riposto in noi giovani provenienti dal movimento di Gioventù Nazionale, ai quali sta dando la possibilità di fare esperienza ed avviare progetti di sviluppo del, per e sul territorio che viviamo”.
E’ quello che dicevamo prima: la strategia del rinnovamento coniugata con la consapevolezza di rappresentare il primo partito italiano, che ha ormai una cultura di governo e di inclusione.
Ancora Fiorletta: “La vittoria non deve, tuttavia, come ho espresso anche al termine dello spoglio, creare divisione, piuttosto un nuovo punto di inizio anche con chi ha presentato mozioni diverse dalla mia, perché tutti siamo accomunati dalla stessa idea e, seppur declinandola secondo stili diversi, puntiamo al bene della nostra gente e della nostra città”.
Vuol dire che per Luca Fiorletta la vittoria del congresso è un punto di partenza, non di arrivo. C’è altresì la mano tesa verso tutti coloro che si riconoscono nella comunità politica di Fratelli d’Italia. Evidente però che chi dovesse continuare a rifiutare le mani tese avrà una sola possibilità: togliere il disturbo.
Nei prossimi giorni su Politica7 l’analisi ragionata comune per comune su quello che ha detto dal punto di vista politico e del rapporto tra le diverse anime del partito l’avvincente e partecipata stagione congressuale di Fratelli d’Italia in provincia di Frosinone.

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