Riparte gradualmente il conferimento dei rifiuti indifferenziati in provincia di Frosinone a partire dai grandi comuni, quelli maggiormente interessati dal blocco.Lo smaltimento verrà diviso in 4 macro zone: prima i grandi Comuni che conferiranno all’impianto di Colfelice, poi le cittadine nel Nord della Ciociaria e per ultime quelle al Sud della provincia.
«Gli impianti di Colfelice torneranno a ricevere i rifiuti, secondo le modalità che saranno comunicate direttamente ai Comuni dalla stessa Saf, lo ha annunciato il presidente della provincia Antonio Pompeo; grazie all’impegno della Saf e al suo presidente Lucio Migliorelli per aver lavorato costantemente al fianco della Provincia e dei comuni al fine di trovare una soluzione che scongiurasse una vera e propria emergenza. Ancora una volta il nostro territorio risponde con concretezza e collaborazione ai problemi».
L’impianto Saf di Colfelice, dopo lo stop al trattamento meccanico biologico per via di valori anomali di zinco, riaprirà come sito di ricezione verso due impianti extraterritoriali individuati dalla Regione Lazio: il partenopeo Sapna, Sistema Ambiente della Provincia di Napoli, e il Csa-Centro Servizi Ambientali di Castelforte (Latina).
Il sindaco di Cassino Enzo Salera, in qualità di presidente della consulta dei sindaci del Lazio meridionale ha affermato: «I Comuni più grandi della provincia conferiranno direttamente i rifiuti alla Saf da domani (oggi, ndr) e nei giorni a seguire, così da poter smaltire le quantità accumulatesi in questi giorni di interruzione del servizio di raccolta che fanno cattiva mostra di sé e hanno comprensibilmente diffuso tanto malcontento tra i cittadini». Salera ha auspicato che «questa sia stata solo un’emergenza occasionale e non abbia quindi a riproporsi». Il sindaco di Anagni Daniele Natalia ha detto: «Non ci sarà alcuna emergenza rifiuti e la situazione tornerà alla normalità. Era un obiettivo che ci eravamo posti e, senza polemiche né chiacchiere da bar, lo abbiamo raggiunto».